Professionisti e studenti universitari della bassa modenese l’altra mattina hanno incontrato i ragazzi mirandolesi delle scuole superiori per aiutarli a trovare la risposta più consapevole e giusta alla temuta domanda: “A quale università mi potrei iscrivere?”.
L’iniziativa, organizzata e promossa dal Rotaract di Mirandola, ha coinvolto oltre 130 ragazzi delle classi quinte dell’istituto “G. Galilei” – dal liceo alle sezioni del tecnico e del professionale – che hanno seguito per tutta la mattinata una serie di incontri con personalità interne ed esterne al mondo del Rotary, disponibili a condividere la propria esperienza.
“L’idea di questa iniziativa – spiega un anota dell’associazione giovanile promossa dal Rotary International – è nata pochi mesi fa da alcuni chiarimenti chiesti dalla ragazza più giovane del Rotaract di Mirandola ai propri amici, nel periodo in cui stava scegliendo quale università iniziare a frequentare. E così una sera d’estate, tra un boccone di pizza e l’altro, sono spuntate tantissime domande rivolte a chi già aveva esperienza universitaria: “Che cos’è un appello? Come si svolge una giornata all’università? Meglio studiare a Modena, a Bologna, o altrove? Che differenza c’è tra il corso di biotecnologie e quello di farmacia?”. Risposte semplici per chi ha già seguito un percorso universitario, ma che allo stesso tempo ricorrono nella mente di chissà quanti studenti delle superiori. Così, raccogliendo l’adesione di altri ragazzi e professionisti, sono stati coinvolti oltre una ventina di relatori, tutti rigorosamente del territorio”.
Ospiti della mattinata sono stati i dirigenti di note imprese locali come Leonardo Bigi (ex Dideco-Sorin) e Andrea Ferraresi (Ducati Motor Holding SpA), docenti universitari tra cui Daniele Monari e Cinzia Minozzi, oltre a liberi professionisti come lo psicologo Michele Vanzini, l’avvocato Lucia Bocchi, il dentista Carlo Longhi e la farmacista Roberta Roventini. Ma anche tanti studenti universitari e ragazzi neo laureati, inclusi gli stessi volontari del Rotaract.
“Questa iniziativa creata da mirandolesi per i giovani mirandolesi”, ricorda nella nota la presidentessa del Rotaract di Mirandola, Laura Lejeune, “è stata possibile grazie all’adesione di tanti volontari che con entusiasmo hanno deciso di aiutare i ragazzi nel prendere una delle decisioni più importanti della loro vita. Ringrazio la preside dell’Istituto G. Galilei, Milena Prandini, per averci dato la possibilità di realizzare il progetto e per aver messo a disposizione una parte del personale della scuola e anche due grandi aule in cui ospitare gli incontri”. Dopo un’introduzione generale sulla vita da universitari, la mattinata è proseguita con otto conferenze che si sono susseguite in parallelo in tre diverse sedi. Non solo al Galilei, ma anche nell’Aula Magna Rita Levi Montalcini, i ragazzi hanno sperimentato per un giorno che cosa significa essere studenti universitari, provando per la prima volta la frequenza obbligatoria e il quarto d’ora accademico.