Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il prossimo Natale sarà il quinto Natale dopo il sisma del 2012, che ha sconvolto gran parte dell’Area Nord della Provincia di Modena.
Non avere i riferimenti spirituali è davvero drammatico e questo lo è a maggior ragione nella nostra area del cratere dove tutte le chiese sono crollate.
Io mi auguro che i nostri amici e fratelli delle zone terremotate del Centro Italia abbiano maggior fortuna nel vedere consegnate a Loro le Chiese che rappresentano la “Storia” di quelle comunità; la Basilica di San Bendetto a Norcia ad esempio ,dedicata al protettore dell’Europa grida aiuto in quelle condizioni disperate in cui versa.
Oltre a ricostruire i muri occorre ricostruire il cuore e l’anima e le chiese sono luoghi importantissimi per questo; sono vere terapie, poter sentire le campane suonare a festa allarga il cuore.
La comunità locale ha bisogno di luoghi di aggregazione e le chiese lo sono soprattutto nel periodo natalizio che sta arrivando.
Ho la sensazione che stiamo abituandoci alla provvisorietà delle chiese e questo non aiuta ad uscire dal dramma del terremoto.