Rinvio dopo rinvio, sembra che il futuro di Aimag non interessi nessuno, attriti interni al partito – chiosano gli esponenti del centro-destra Lorenza Borsari e Antonio Platis in una nota – sembrano invece i veri attori di tutta la vicenda. La proposta di far partecipare la segreteria provinciale del PD alle scelte strategiche è fuori da ogni logica e priva di copertura giuridica.
Un’azienda così fondamentale per la natura dei servizi erogati, per il forte impiego offerto al territorio, oltre che d’impulso per un consistente indotto, andrebbe gestita con lungimiranza e attenzione alla sua valorizzazione, alle strategie e agli importanti scenari futuri che si prospettano.
Resta invece “al palo” – accusano gli esponenti azzurri – a causa dei battibecchi tutti interni ad un solo partito e probabilmente e cinicamente assoggettata alle varie poltrone.
Da quando Schena è uscito proponendo lo scambio delle azioni della Fondazione con Hera, il titolo della multiutility bolognese ha registrato un bel +13%. Presenteremo – annunciano Borsari e Platis – una segnalazione alla Consob affinché verifichi se queste informazioni fatte uscire ad arte e poi svanite nel nulla abbiano alterato il mercato azionario.