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Sicurezza, sul Commissariato di Mirandola interrogazione M5S a Roma

da | Dic 14, 2016 | Mirandola | 0 commenti

Allarme sicurezza nella Bassa, sulla situazione del Commissariato di Mirandola (ha competenza amministrativa e giudiziaria sul territorio di circa 86.000 abitanti, dispone soltanto di 28 operatori, età media 47 anni) è stata presentata un’interrogazione M5S a Roma, al Ministero dell’Interno.

“Alla luce delle difficoltà in cui il Commissariato PS di Mirandola è costretto a lavorare, dell’incremento di episodi di criminalità nell’area di competenza e della legittima richiesta di sicurezza da parte dei cittadini – si legge in una nota del deputato grillino Vittorio Ferraresi – ho deciso di presentare un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno Marco Minniti al fine di trovare la soluzione ad una situazione diventata ormai insostenibile come denunciato anche dal Sindacato di Polizia Siulp. Il Commissariato di Mirandola – prosegue Ferraresi – pur avendo competenza amministrativa e giudiziaria sul territorio di circa 86.000 abitanti, dispone soltanto di 28 operatori. Inoltre l’età media è di 47 anni.

Il Commissariato inoltre è situato all’interno di uno stabile privato e non dispone di celle di sicurezza e di alloggi per gli agenti. La nuova sede, se tutto va bene, sarà operativa appena nel 2018. Tuttavia, nonostante il quadro appena delineato, il personale, con un elevato numero di ore di straordinario, garantisce ogni anno circa 3000 passaporti, 5000 permessi di soggiorno, quasi 500 tra porto d’armi e licenze varie, oltre al Numero Unico Emergenza  24 ore su 24 e almeno 2 pattuglie al giorno di Squadra Volante pronto intervento.

Le cronache quotidiane e le inchieste giudiziarie disegnano una situazione grave e un’inchiesta di Confcomemrcio ha dimostrato che la riduzione dei crimini dipende dal fatto che i cittadini hanno smesso di sporgere denuncia, sono sfiduciati, anche a causa di provvedimenti nefasti adottati da il passato Governo, come la non punibilità per tenuità del reato, la messa alla prova o lo svuotacarceri.

È per questo motivo – conclude il deputato del Movimento 5 Stelle – che ho deciso di rivolgermi direttamente al Ministro dell’Interno con un’interrogazione a risposta scritta affinché questa situazione che sta mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e degli agenti venga risolta una volta per tutte.

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