La Fondazione Cassa di risparmio di Carpi ha stanziato 650.000 per il nuovo Bando Anticrisi, per aiutare i cittadini residenti di Carpi, Novi di Modena e Soliera colpiti dalla crisi occupazionale.
Gli aiuti sono rivolti ai nuclei familiari che stanno subendo una riduzione documentata del reddito, per la perdita del lavoro, a seguito della crisi economica, che risiedono nei Comuni di Carpi, Novi di Modena e Soliera, da data precedente il primo gennaio 2015, e che sono in possesso di un’ISEE non superiore a 20.000 Euro.
Le categorie di aiuto previste dal bando sono quattro: servizi socio-sanitari; educazione e formazione; gestione della quotidianità e inclusione sociale; fruizione dei beni di prima necessità.
La prima tipologia comprende le rette per i servizi diurni e residenziali, le spese per assistenza presso la propria abitazione, le spese mediche per visite, esami e terapie. La seconda categoria prevede le rette dei servizi scolastici, le attività di doposcuola e i corsi di formazione, le tasse scolastiche e universitarie, i corsi di formazione professionale, i testi e il materiale scolastico. Nella gestione della quotidianità e inclusione sociale rientrano i contributi per le spese condominiali, le utenze e i trasporti. L’ultima categoria riguarda infine le spese alimentari, quelle per l’igiene e per i prodotti della prima infanzia.
Per fare richiesta dei contributi del Fondo Anticrisi 2016-2017 occorre rivolgersi agli uffici di inclusione e assistenza sociale dei Comuni di Carpi (059/649933), Novi di Modena (059/6789142) e Soliera ((059/568511).
“I problemi economici proseguono e la Fondazione CR Carpi non fa mancare il proprio aiuto a chi si trova in difficoltà a causa della perdita del proprio lavoro. Il Fondo Anticrisi in questi anni è stato un tassello importante nella tenuta sociale di questo territorio. Negli anni gli abbiamo dato corpo, per allontanarlo dal puro assistenzialismo e strutturarlo in un progetto capace di massimizzare le risorse messe a disposizione. Insieme alle Istituzioni locali e agli operatori sociali del territorio abbiamo costruito una rete ampia e articolata che comprende la mappatura dei bisogni, il controllo degli aiuti e l’azzeramento della loro dispersione, oltre alla trasformazione dei destinatari dei sostegni economici in protagonisti di un percorso di qualificazione personale e di utilità per la propria comunità. Questo progetto si sta rivelando come una delle esperienze più significative sul fronte del contenimento del disagio prodotto dalla crisi occupazionale. Oltre a essere stato presentato quale modello per l’organismo nazionale delle Fondazioni bancarie italiane, ha destato grande interesse anche presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”. Sottolinea Giuseppe Schena, presidente della Fondazione
Gli aiuti sono erogati fino a esaurimento delle risorse disponibili e nel rispetto del punteggio ottenuto in graduatoria, sulla base dei criteri individuati dal Bando. I Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine istruiranno le domande e provvederanno alla stesura della graduatoria che sarà pubblicata sul sito www.terredargine.it, affissa all’albo pretorio dell’Unione e presso la sede dei Servizi Sociali.