Sono stati confermati dalla Provincia, per tutto il 2017, i 15 dipendenti a tempo determinato dei Centri per l’impiego modenesi che rischiavano il posto di lavoro per effetto del riordino istituzionale dell’ente.
Grazie al decreto Milleproroghe, pubblicato il 30 dicembre scorso, la Provincia è stata messa nelle condizioni di prolungare i contratti in scadenza. I dipendenti dei Centri per l’impiego (43 a tempo indeterminato, 15 a tempo determinato) per effetto della fase transitoria prevista dal passaggio, dal 1 agosto scorso, all’Agenzia regionale per il lavoro della Regione Emilia Romagna, sono tuttora gestititi (con risorse regionali pari a oltre due milioni di euro) dalla Provincia che però non può rinnovare i contratti in scadenza in quanto non più competente sulla materia lavoro.
Per evitare la perdita dei posti e gravi disagi per gli utenti, serviva un provvedimento specifico del Governo che è arrivato, anche su sollecitazione della Provincia, proprio quando i contratti stavano scadendo.
Il processo di riordino delle competenze in materia di lavoro è uno degli effetti della legge Delrio sulle Province e delle disposizioni previste dal Jobs act.
In questa fase transitoria per gli utenti non cambia nulla: non sono previste variazioni nelle articolazioni di orario e servizi, nonché delle aperture al pubblico.
I Centri per l’impiego sono sorti dalla riforma degli ex uffici di collocamento alla fine degli anni ’90; nel territorio modenese le sedi sono sei: Carpi, Mirandola, Modena, Pavullo, Sassuolo e Vignola.
Nel 2015 gli iscritti ai Centri in stato di disoccupazione erano oltre 26 mila, le persone prese in carico per l’orientamento e l’accompagnamento alla ricerca di lavoro oltre quasi 12 mila, presi in carico con il servizio Garanzia Giovani oltre cinque mila, le richieste di personale dalle imprese al servizio preselezione sono state quasi due mila, mentre tirocini attivati sono stati 351.