Sono arrivate, dopo anni di dolori talmente intensi da provocare anche la morte di crepacuore, le sentenze che assolvono da ogni sospetto i presunti pedofili della Bassa. Una storia dolorosissima dipanata tra Massa, Finale, San Biagio e Mirandola che allontanò troppi bambini dalle loro famiglie di origine e che nella gente della Bassa sembra aver lasciato un alone di diffidenza verso le istituzioni che pare ancora lontano dall’affievolirsi.
In primo grado giudici del Tribunale di Modena credono alla storia dei pedofili satanisti. La situazione però si rovescia in sede di appello el ’11 luglio 2001 la Corte d’Appello di Bologna dichiara che nella Bassa Modenese non è mai esistito un gruppo di «satanisti pedofili» nato sulla base di fantasie indotte in bambini molto piccoli. Nel 2002 la sentenza di appello è confermata dalla Corte di Cassazione.
Adesso alcuni di quelli che furono gli imputati tornano in Tribunale, per chiedere il risarcimento dei danni subiti. Lo chiedono, secondo quanto si legge sulla Gazzetta di Modena, con un atto di citazione curato dall’avvocato Guido Bomparola e che chiama in causa una delle psicologhe coinvolte nel caso e l’Ausl.
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