La promessa era chiara ed era arrivata da parte del sindaco nel luogo più ufficiale della politica finalese, il Consiglio comunale. “Sarebbe il 20, oppure il 25 gennaio la data in cui finalmente potrebbe riaprire la piscina di Finale Emilia, dopo che negli ultimi 6 mesi è rimasta chiusa per problemi legati alla gestione”, scrivevamo qualche settimana fa.
Ma il 20 gennaio è arrivato, il 25 gennaio pure e sono passati senza che la piscina venisse riaperta. Eppure sembrava davvero tutto pronto. Era stata votata la variazione di bilancio necessaria a garantire 30 mila euro di soldi pubblici da mettere sul piatto per rendere appetibile la presa in carico della piscina a chi volesse gestirla.
“Il terzo bando è andato deserto – spiegava il sindaco Sandro Palazzi. Ma i bandi possono essere, alle stesse condizioni affidati in modo diretto. Già adesso abbiamo una segnalazione di interesse. Prima di Natale si è manifestata questa opportunità e abbiamo definito le condizioni per partire attorno al 20 di gennaio: al massimo entro il 25 gennaio avremo la piscina aperta al pubblico. Uso il condizionale – puntualizzava Palazzi – perché siamo nella fase di definizione di tutto il progetto ma abbiamo ampie garanzie e posso permettermi di espormi adesso nel dire che la piscina riaprirà”.
Di informazioni ufficiali, in giro, non ce ne sono. Ma sicuramente è sorto qualche problema inaspettato. Secondo quanto si apprende, però, almeno le pulizie della piscina sono state fatte. E allora forse, davvero, è solo questione di tempo e presto o tardi la piscina riaprirà.
AGGIORNAMENTO PER 14
Il vice sindaco Lorenzo Biagi ci aggiorna sul lavoro che sta facendo l’amministrazione comunale sulla piscina.
“La situazione è davvero complicata ma ogni giorno si fa un passo avanti. Abbiamo individuato l’assegnatario, Uisp sport, e abbiamo dato le chiavi della struttura di modo che possano cominciare a effettuare le pulizie.Dobbiamo scrivere il testo della convenzione con cui assegniamo la gestione. Il testo, per legge, non deve discostarsi troppo da quanto stabilito nella bozza di affidamento diretto. Ma speriamo di trovare presto la quadra”.
Tempi?
“Se tutto va bene, ci potrebbero volere una decina di giorni. Ma non ci si può sbilanciare, il confronto è aperto”.