Si preannuncia un Consiglio comunale di fuoco lunedì 30 gennaio a Concordia sulla Secchia. Non si placano le polemiche, infatti, per quanto riguarda il destino della caserma dei Carabinieri. Il sindaco della cittadina, Luca Prandini, assieme all’omologo di San Possidonio Rudi Accorsi hanno smentito con fermezza il fatto che il presidio dei militari stia per essere smantellato, come invece paventava un articolo di giornale. Ma all’opposizione non basta e promette battaglia in Consiglio comunale. Ecco cosa scrive Riccardo Zanini, consigliere di minoranza.
Si è creato “allarme nei residenti di Concordia e San Possidonio” e Zanini auspica “che eventuali impegni per il mantenimento della storica Caserma a Concordia, sia supportata da impegni ufficali scritti e non solo da impegni verbali, comunicati via telefono. Chiederemo conferma di tutto questo nella serata di Lunedi durante il Consiglio Comunale, visto che la sicurezza del territorio rientra nelle spese del bilancio comunale, ivi compresa la realizzazione dell’armeria per la Caserma”.
Il caso arriva anche sul tavolo del Ministro. L’onorevole di Forza Italia Palmizio annuncia:“Interrogherò il Ministero in merito alla presunta chiusura della stazione dei Carabinieri di Concordia”.
“È sbagliato – spiegano i capigruppo FI Antonio Platis e Flavio Viani rispettivamente in Unione e Comune– tagliare i
presidi in un territorio ancora ferito dal sisma ed interessato, soprattutto negli ultimi mesi, da un vero e proprio boom di microcriminalità. Concordia, infatti, è passata dai 119 furti del 2014 ai 178 del 2015, +50% in un solo anno.
Il nostro coordinatore regionale e segretario della Commissione Difesa, on. Massimo Palmizio, presenterà un’interrogazione per conoscere come il Ministero della Difesa intenda riorganizzare le forze ed i presidi della
zona del cratere modenese. Sono passati oramai diversi anni da quando la caserma dei militari è stata danneggiata dal sisma ed ad oggi non sono state rese ancora note le intenzioni in merito alla sua ricostruzione. È necessario dare date e modalità certe. Le Istituzioni – chiosano i due consiglieri -devono schierarsi con forza e decisione per avere risposte certe e concrete dal Ministero.”