“Promuovere presso i cittadini, compresi i gestori dei locali, la conoscenza del fenomeno gioco d’azzardo, dei rischi collegati e delle reti di trattamento. Percorsi di formazione, in contesto scolastico, rivolti ai docenti, laboratori con gli studenti e coinvolgimento dei genitori. Formazione del personale sanitario e sociale. Sostegno alla rete di cura territoriale”. Questi, spiega una nota dell’Assemblea Legislativa, i quattro obiettivi enunciati dalla Giunta in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, per contrastare il gioco d’azzardo patologico. Attraverso il fondo nazionale per il gioco d’azzardo patologico arriveranno alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna 3.712.000 euro. Andrea Bertani (M5s) ha chiesto “come questo finanziamento si integrerà con il fondo sanitario”, se “sono state programmate azioni per ridurre l’offerta del gioco d’azzardo” e se sono previste, per le famiglie coinvolte da questo fenomeno e colpite da usura, “convenzioni con istituti di credito”. “Sui Lea non è previsto- ha risposto la Giunta- un finanziamento aggiuntivo, le dotazioni rivolte al servizio per le dipendenze restano invariate”. Sul contrasto all’offerta del gioco d’azzardo i tecnici hanno riferito che “il 70% delle azioni riguardano la prevenzione, compresi interventi a sostegno del marchio Slot freE-R”. Sul tema usura la Giunta ha infine dichiarato che “verrà valutata la proposta del consigliere Bertani”.
Lotta al gioco d’azzardo patologico: 3,7 mln dal fondo nazionale in regione
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