Daniele Ori, segretario Lega Nord Bassa modenese commenta l’avvio del processo di apertura all’accoglienza di più di 200 richiedenti asilo da parte dei sindaci della Bassa. Ecco il suo comunicato stampa.
Le persone contano ancora qualcosa? Evidentemente per i sindaci del PD della bassa modenese no, in quanto hanno preso una decisione fuori
da ogni logica e fuori da ogni interesse, anche rispetto a coloro che li hanno votati. La bassa sta vivendo il più brutto momento dopo il
terremoto e “la ripartenza” non è neanche all’inizio. La ricostruzione va a rilento, con tanti ostacoli, la criminalità non è mai stata così alta e le persone hanno sempre più paura. L’economia è al minimo storico, le imprese e i negozianti sono ripartiti solo grazie ai risparmi che hanno accumulato negli anni e ora stanno finendo anche quelli.
Invito il prefetto a venire a visitare personalmente insieme a me le zone terremotate perché evidentemente ha una visione distorta di come
si vive qui e magari lo invito anche a venirci a vivere in queste zone ormai desolate e prive di ogni interesse per un giovane.
Fare arrivare questi immigrati, che per la maggior parte sono immigrati economici, è un errore gravissimo per il futuro del nostro
territorio, un errore che si ripercuoterà per anni sia nel tessuto economico che nel tessuto sociale.
Ora ci si mette anche il governo che ha bocciato nel decreto Milleproroghe la misura di sospensione delle rate dei mutui, contratti
per pagare i tributi in seguito al sisma del 2012 in Emilia.
La misura infatti non ha incassato l’ok della Ragioneria e della commissione Bilancio del Senato e metterà in grave difficoltà, se non
porterà al fallimento, tantissime aziende locali e tante famiglie andranno in mezzo alla strada.
In queste condizioni non possiamo ospitare nessuno né tanto meno integrare.
I cittadini della Bassa sono pronti a scendere in piazza contro questa ospitalità imposta. in tanti mi hanno chiamato per dare la loro
adesione se dovessimo arrivare alle barricate in strada, come Lega Nord non ci fermeremo mai, andremo avanti ad opporci a questo enorme e
gravissimo errore.
Le persone sono veramente stanche e al limite della sopportazione, non mi stupirei se cominciassero a scioperare a livello fiscale: il nostro
primo obiettivo dev’essere la ricostruzione, tutto il resto passa in secondo piano”.