Stamattina la Prefetta di Modena Maria Patrizia Paba ha presieduto, presso la sede del Comune di Mirandola, una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica con la partecipazione dei vertici delle Forze di polizia, del presidente dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord e sindaco di San Felice sul Panaro, e dei sindaci di Mirandola, Camposanto, Concordia sulla Secchia, Cavezzo, Finale Emilia, Medolla, San Possidonio, San Prospero.
“La riunione odierna – inizia un comunicato stampa della Prefettura – giunge a seguito di frequenti interlocuzioni sui temi della sicurezza avviate fin dallo scorso anno, che hanno trovato ampia esposizione in un quadro di analisi e proposta riportato nella relazione del Presidente dell’Unione e nell’indirizzo introduttivo del sindaco di Mirandola, oltre che negli interventi dei sindaci presenti.
In particolare, è stato posto all’attenzione il documento propositivo elaborato dai sindaci dell’Unione, che richiama il coinvolgimento di ogni soggetto pubblico e privato nell’ambito delle comunità locali al fianco delle istituzioni statali, sottolineando l’importanza di avvicinare ulteriormente le istituzioni ai cittadini attraverso, ad esempio, la valorizzazione del loro contributo alla sicurezza, l’invito alla denuncia dei reati subiti, la costituzione di fondi per contributi alla installazione di impianti di protezione.
Il documento ha trovato condivisione da parte del Prefetto e dei Vertici delle Forze dell’ordine, che hanno arricchito il panorama di soluzioni e proposte con ulteriori indicazioni.
In sostanza -va al punt o la nota -si è convenuto di procedere nella sempre più marcata razionalizzazione e ottimizzazione delle dispositivo di sicurezza, anche nella sinergia fra le Forze di polizia statali e municipali, proseguendo l’esperienza positivamente sperimentata nel Capoluogo e in tutta la provincia con riferimento a obiettivi di particolare interesse per la sicurezza.
Inoltre, si è valutata positivamente la proposta di introduzione di forme di controllo di vicinato, secondo criteri che pongano il cittadino al centro di un rinnovato percorso di coesione sociale e di proficua collaborazione con le Istituzioni statali e locali preposte alla sicurezza. Seguirà a breve un confronto a livello tecnico in Prefettura per la celere definizione di un protocollo in tal senso, con la partecipazione di rappresentanti dell’Unione.
E’ stata, inoltre, favorevolmente accolta dai sindaci – proseguono dalla Prefettura – l’iniziativa di estensione all’Ucman del protocollo “Mille occhi sulla città”, in fase di rinnovo fra la Prefettura ed il Comune di Modena, che coinvolge il settore della vigilanza privata nell’azione di prevenzione, concorrendo a rafforzare l’efficacia complessiva del generale dispositivo di sicurezza.
La Prefetta ha, inoltre, assicurato la massima celerità nell’esame da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica delle proposte di ampliamento dei sistemi di videosorveglianza, ora in fase di definizione nell’ambito dei Comuni dell’Unione.
Proseguiranno, inoltre, secondo una serrata pianificazione, le campagne informative volte a prevenire l’odioso crimine delle truffe agli anziani, e a sensibilizzare le giovani generazioni ai temi della sicurezza con riguardo alle specifiche insidie quali, ad esempio, il cyberbullismo.
Particolare attenzione – prosegue la nota – è stata assicurata dal Prefetto alle infrastrutture per le sedi delle Forze dell’ordine, in costante raccordo con i Sindaci interessati.
E’ stato affrontato, inoltre, il tema dei controlli nei cantieri della ricostruzione postsismica con riferimento ai diversi profili di sicurezza, cui viene riservata la massima attenzione attraverso l’azione della Guardia di Finanza, oltre che delle ASL, dell’INAIL, dell’Ispettorato del Lavoro e delle Forze di polizia locali.
Il Prefetto ha, inoltre, sottolineato l’importanza che tutte le Istituzioni, statali e locali, tengano alta la guardia nell’azione di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata a tutela della legalità e del corretto e libero svolgimento delle attività economiche. Il Prefetto ha sottolineato l’utilità del sistema delle “white list” e dell’azione preventiva attraverso gli appositi accessi interforze nei cantieri.
Conclusivamente – chiude la nota – si è convenuto di avviare un percorso che conduca ad un’intesa, nel quadro dell’alleanza istituzionale fra tutti i soggetti responsabili della sicurezza sul territorio, già impegnati al massimo nell’esercizio delle rispettive competenze a tutela della collettività, che valorizzi anche il coinvolgimento attivo dei cittadini in una complessiva strategia di sicurezza partecipata”.