Al 1 ottobre 2016 la popolazione nella provincia di Modena arriva a 701.078, in calo di 1.403 unità rispetto all’inizio del 2016.
I residenti stranieri sempre al 1 ottobre sono 90.576 (pari al 12,9 per cento della popolazione) con un calo di 1.593 unità rispetto a inizio anno (13,1 per cento), confermando una tendenza che vede un calo di 6.428 stranieri rispetto al 1 luglio 2012 quando la percentuale era del 13,7 per cento.
I dati sono forniti dall’Osservatorio statistico della Provincia di Modena sulla base dei dati anagrafici dei Comuni (www.modenastatistiche.it).
Per quanto riguarda l’incidenza degli stranieri, sempre al 1 ottobre 2016 nel comune di Modena sono 27.790 (il 15 per cento, 790 in meno rispetto al 1 gennaio) e 1.884 in meno rispetto al 2012; a Carpi gli stranieri sono 10.171 (100 in meno rispetto a inizio anno) pari al 14,3 per cento, mentre a Sassuolo sono 5.434 (172 in meno) pari al 13,3 per cento; le percentuali più elevate di residenti stranieri si registrano a Vignola (17,4 per cento), Spilamberto (17,3 per cento), e a San Possidonio (16,4 per cento).
Nell’analisi per area emerge che nel territorio di Modena e comuni confinanti la diminuzione dei residenti stranieri dal 2012 è di 3.766 stranieri residenti (meno 5,1 per cento), nell’area nord è di 2.108 (meno 14 per cento), mentre in collina e montagna il calo è di 554 unità (meno 7,3 per cento).
Come evidenziano i tecnici dell’Osservatorio, «la diminuzione della popolazione è dovuta principalmente alla riduzione della componente straniera a cui, nell’ultimo periodo si somma anche un flusso emigratorio diretto verso al tre are del Paese e verso l’estero».
Complessivamente le famiglie residenti nel modenese sono 300.383 con una componente media per famiglia di 2,3 persone; rispetto al 1 gennaio 2016 le famiglie calano di 37 unità mentre dal 2012 il calo è di 1.181 famiglie.
Tra le competenze assegnate alle Province dalla legge di riordino, figura l’elaborazione dei dati e l’assistenza tecnica ai Comuni, oltre alla viabilità, edilizia scolastica, istruzione, pianificazione territoriale e pari opportunità.