“Se c’è una cosa che è stata chiara fin da subito, dal giorno dopo in cui si sono verificate le scosse, è la seguente: avremmo ricostruito tutto, senza perdere tempo, ma con grande trasparenza sulla gestione dei fondi per la ricostruzione. Anche a costo di farci dire che stavamo facendo troppi controlli. E così abbiamo fatto”.
E’ netta Palma Costi, assessore regionale con delega alla ricostruzione delle aree terremotate, nel respingere le accuse di poca trasparenza formulate dal Comitato spontaneo per la verifica della ricostruzione, supportato da esponenti del Movimento 5 Stelle.
L’opinione dell’assessore Costi è suffragata dai tecnici della Struttura del Commissario per la ricostruzione, che spiegano come le procedure adottate alzano la soglia dei controlli sui rimborsi per la ricostruzione.
Ci sono momenti di verifica e controllo, spiegano i tecnici, in ogni fase. Le ordinanze Commissariali che definiscono le modalità attraverso cui vengono riconosciuti i danni conseguenti ai sismi, prevedono anche forme di verifica non solo sul 100% delle pratiche, ma prevedono anche verifiche a posteriori, rispetto al processo complessivo di concessione.
Questo genera due diverse attività di controllo. La prima serve a definire l’entità del contributo concesso, che a volte è inferiore a quanto richiesto, perché non tutti i lavori previsti dai progetti presentati sono ammissibili al contributo. Questo vuol dire che, ad esempio, si valuta se il danno di cui si chiede il rimborso sia effettivamente attribuibile al sisma.
Una seconda attività di controllo – spiegano sempre i tecnici – riguarda i casi in cui chi istruisce la pratica di rimborso rileva che non c’è solo una semplice sproporzione tra il contributo richiesto e il danno effettivamente subito, ma si sospetta che vi sia dolo vero e proprio. In questo caso, viene fatta una segnalazione alla Procura della Repubblica, che avvia gli accertamenti del caso. Procedure di questo tipo, sulla sola piattaforma SFINGE (attività produttive), sono state avviate in alcune decine di casi.
“E vorrei ricordare, a questo proposito- spiega l’assessore Costi- che lo scambio di informazioni e banche dati con le forze dell’ordine è costante e proficuo, così come le informazioni fornite sono elementi basilari per l’attività degli inquirenti. Fare chiarezza e gestire in trasparenza le procedure è interesse di tutti, perché è l’unico modo per dare sostanza al principio di legalità che, da sempre, è il comune denominatore di ogni nostra attività”.
“Quanto poi all’accusa secondo la quale i dati sulla ricostruzione, sul sito della Regione, sarebbero aggiornati a giugno 2016- spiega Costi- è una falsità. Nonostante la norma preveda di dare comunicazione una volta l’anno, manteniamo fede ai nostri principi di trasparenza. Tant’è che i dati di sintesi vengono pubblicati mensilmente, e l’ultimo aggiornamento dei dati di dettaglio sugli edifici residenziali (MUDE), concessi direttamente dai Comuni, e sulle attività produttive (SFINGE), concessi dalla Struttura del Commissario, è di fine settembre 2016. Ma siamo in dirittura di arrivo per pubblicare l’aggiornamento consuntivo al 31 dicembre 2016. E vorrei fosse chiaro che stiamo parlando di migliaia di dati, che vengono elaborati e resi disponibili per la consultazione da parte di chiunque”.
Da ultimo, il tema sollevato dal Comitato sul “probabile cambio di destinazione d’uso nel 2018” di alcuni fienili, che potrebbero diventare abitazioni.
“Non commento le ipotesi, né faccio processi alle intenzioni. – aggiunge Costi- Ricordo solo che l’accoglimento di una richiesta di un cambio di destinazione d’uso per un fabbricato non è certamente un fatto automatico ma, nel caso, viene esaminata dal Comune sulla base dei propri strumenti urbanistici.”
“Siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo fin qui svolto- conclude Costi- perché, a differenza di chi sembra quasi dispiacersi nel vedere che un territorio intero è ripartito – e bene – dopo un terremoto devastante, il nostro sistema di controlli ha funzionato e ha consentito, a chi ha la responsabilità di indagare su possibili notizie di reato, di fare bene il proprio lavoro.”