Ci sono il fratello della deputata modenese del Pd Giuditta Pini e un ispettore di polizia tra i 15 indagati dalla procura per gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine nel maggio 2016 in piazzale Redecocca, centro storico a Modena, dopo lo sgombero di tre edifici occupati da famiglie senza fissa dimora su iniziativa del collettivo Guernica. Gli altri 13 indagati per resistenza, lesioni, minacce sono tutti giovani appartenenti al Guernica. Una era minorenne ed è seguita dalla Procura per i minorenni.
Dieci, ha detto il procuratore della Repubblica Lucia Musti, le misure cautelari per i manifestanti: due obblighi di dimora, otto obblighi di firma. Il fratello della deputata è destinatario di una misura, non è ancora chiaro quale.
L’indagine è stata coordinata dal pm Katia Marino. L’ispettore della Ps è stato iscritto nel registro degli indagati per lesioni aggravate. Il giorno della manifestazione, come risultato da un video che finì sul web nei social, aveva colpito al volto una manifestante minorenne con uno sfollagente. La minore, ricorda l’Ansa, fu soccorsa dal 118.
Da parte del Questore arriva un comunicato in cui si dichiara “totalmente fiducioso nell’operato nella Magistratura” e in cui sottolinea “l’assoluta scrupolosità delegate indagini alla Digos”