AGGIORNAMENTO LUNEDì 6 MARZO
Per i tre arrestati il giudice ha previsto i domiciliari. Lo ha deciso il giudice Giovanni Ghini, al termine dell’udienza di convalida, avvenuta nel carcere dove il terzetto era stato condotto.
********************
L’ultimo colpo nel pomeriggio di venerdì 3 marzo a Novi: col volto coperto e pistola alla mano avevano fatto irruzione in un’assicurazione. Tre uomini originari di Reggio Calabria sono stati arrestati dai carabinieri ieri sera, dopo un controllo in un bar di Fabbrico (Reggio Emilia), per concorso in rapina aggravata. I militari stavano battendo la zona dopo l’allarme partito dalla compagnia di Carpi per una rapina nella sede dell’assicurazione Unipol Sai di Novi di Modena: alle 17:30 due malviventi armati di pistola e volto coperto hanno fatto irruzione facendosi consegnare 800 euro in contanti.
Ieri mattina, spiega l’Ansa, un altro colpo era stato fatto in un’agenzia assicurativa di Reggiolo. Gli arrestati sono un 33enne e due fratelli di 19 e 20 anni. I tre avevano addosso i soldi portati via all’Unipol. I carabinieri della stazione di Campagnola Emilia, Fabbrico, della compagnia di Guastalla e di Carpi ricollegano l’attività dei tre a una serie di episodi simili avvenuti di recente nella Bassa e tra Reggio Emilia, Modena e Mantova. Con le stesse modalità il terzetto avrebbe rapinato bar, tabaccherie, ristoranti e supermercati.
La ricostruzione dell’arresto.
Ecco la nostra intervista al comandante della Compagnia del carabinieri di Carpi Alessandro Iacovelli.
“Lo stratagemma usato per la rapina a Novi è stato da parte di uno dei due fratelli fingersi cliente entrato per chiedere un preventivo. Serviva per sopralluogo. Avuto in qualche modo il via libera, un complice ha fatto irruzione nell’agenda assicurativa e i due sono più fuggiti con gli 800 euro di bottino sull’auto guidata dal complice che attendeva fuori.
I tre sono pregiudicati, e riconoscendo il modus operando col colleghi di Guastalla siamo andati a cercarli a casa. Ma erano in un bar a Fabbrico a giocare alle macchinette. Addosso uno dei tre aveva ancora gli 800 euro, per questo per tutti è scattato l’arresto in flagranza di reato per furto aggravato in concorso.
Riteniamo di avere prove sufficienti per collegarli ad almeno altri tre colpi a Novi, Rovereto e in un bar a San Possidionio”.
Addosso ai tre i carabinieri hanno trovato anche appunti che rimandano ad altre agenzie assicurative, oltre ad abbigliamento usato per coprirsi il volto durante le rapine. Il sospetto è anche che siano loro gli autori della rapina a mano armata all’Aci di Concordia di qualche settimana fa. Inoltre, secondo ipotesi di stampa, potrebbero essere anche coinvolti in diverse rapine (almeno 13) nel reggiano e nella Bassa Mantovana.