E’ crisi per la Tecnoline di Concordia sulla Secchia, prestigiosa azienda del biomedicale nota in tutto il mondo ad esempio per le sue sacche da trasporto che garantiscono l’immunità dall’Ebola. Al Tribunale di Modena è stata presentata dai legali dell’azienda la richiesta di concordato preventivo richiesto dall’impresa, che così adesso avrà un commissario giudiziale che permetterà comunque di continuare a funzionare. Congelando i debiti e sperando che passi la crisi in cui è caduta.
I motivi? Voci di stampa parlano di mancanza di liquidità dovuta ai ritardi della ricostruzione. L’azienda, che all’epoca aveva 70 dipendenti, venne completamente distrutta dal terremoto del 2012. Mentre si ricostruivano il capannone e la camera bianca i dipendenti lavoravano Lombardia dove per diversi mesi era stato dislocato tutto.
La dirigenza anticipò tutte le spese, circa un milione di euro. Il rimborso della Regione arrivò solo nel 2014, e non le coprì neanche tutte. Altri soldi dovrebbero arrivare sempre dalla Regione, però sono fermi per problemi burocratici.
Si tratta di un’impresa molto innovativa. Un’azienda che investe e intercetta e anticipa le domande del mercato. Ma che rischia di chiudere, in attesa di ricevere i finanziamenti cui ha diritto.
Il testo del Tribunale: decreto tecnoline