Dopo gli scioperi della scorsa settimana, che hanno visto i lavoratori della Martini Light di Concordia mobilitarsi per 3 giorni il 15-16 e 17 marzo , si è raggiunta stamattina una tregua grazie ad un’ipotesi di accordo alla presenza del sindaco, che verrà sottoscritta il prossimo 27 marzo presso la sede aziendale, solo nel caso che i primi impegni presi in mattinata vengano mantenuti.
Fiom/Cgil, Fim/Cisl e i lavoratori chiedono risposte rispetto alle due mensilità arretrate non ancora versate.
Lo stato di agitazione era in programma anche per la giornata di oggi, ma dopo l’accordo i lavoratori hanno avuto modo di partecipare all’assemblea sindacale per votare i contenuti dell’accordo emerso al tavolo.
La stragrande maggioranza dei lavoratori ha votato in modo favorevole all’ipotesi di ricevere un acconto del 20% del salario già nella giornata di domani e il saldo il 10 di aprile. L’azienda ha poi garantito piena continuità nei pagamenti dal mese di maggio, periodo in cui comincerà anche il recupero delle spettanze arretrate che verrà erogato mensilmente in modo da riportare in pari i lavoratori nei prossimi mesi.
“Non possiamo ritenerci completamente soddisfatti della proposta aziendale – dicono Alessandro Santini Fiom/Cgil e Alessandro Gamba Fim/Cisl – ma sottolineiamo come, per l’ennesima volta in questi mesi, i lavoratori della Martini Light abbiano dimostrato grande senso di responsabilità e di avere la testa sulle spalle. Questa è però l’ultima occasione per l’impresa di recuperare credibilità verso i dipendenti che non sono più disposti a tollerare mancanze come quelle subite nei mesi scorsi”.
L’auspicio delle rappresentanze sindacali era quello di vedersi offrire almeno la metà dei soldi non ancora versati, ma l’azienda ha sostenuto al tavolo di non poter essere in grado, oggi, di andare oltre quanto proposto.
Il tentativo di recuperare quote di mercato in aree geografiche non ancora battute dalla Martini potrebbe dare i suoi frutti nei prossimi mesi, “ma quello di cui hanno bisogno i lavoratori, al momento, è la certezza di un salario” aggiungono i sindacalisti.
“I lavoratori hanno digerito questa situazione con coscienza e con la consapevolezza che questo è attualmente l’unico modo per dare continuità al lavoro – continuano i sindacati impegnati al tavolo – ma va ricordata all’impresa la sua responsabilità sociale, l’impegno necessario che un imprenditore deve mettere per uscire da questa difficoltà senza continuare a pretendere sacrifici inaffrontabili da lavoratori che non possono non pagare mutui o bollette”.
Servono risposte che, da aprile, diano seguito all’accordo perché ormai la situazione è a un punto morto – spiegano i sindacalisti di Fiom e Fim – o l’azienda mantiene fede ai suoi impegni presenti e futuri o, inevitabilmente, i lavoratori non potranno rimanere ancorati ancora a lungo ad una situazione che impedisce loro di percepire quanto dovuto”.
Le rappresentanze sindacali continueranno dunque a tenere monitorata la situazione. Nonostante gli incontri di stamane e della scorsa settimana svolti alla presenza del sindaco di Concordia, infatti, servirà presentare un piano industriale solido e credibile, nei prossimi mesi, per permettere alla Martini Light di recuperare il posto che le spetta nel settore dell’impiantistica di illuminazione.Da domani riprende dunque il lavoro e l’impresa, scaduto il contratto di solidarietà, si appoggerà a partire dal 1° aprile ad una cassa integrazione che servirà a tamponare eventuali cali di lavoro ancora imprevedibili, ma che non verrà utilizzata in modo “selvaggio” e sarà concertata con le Rsu.