Si conferma alto il livello di attenzione delle istituzioni e dei gestori dell’accoglienza dei richiedenti asilo in città a Modena. Come fa notare il Comune di Modena in una nota, “è stata proprio la cooperativa che gestisce buona parte dei Cas (Centri di accoglienza straordinari) per la Prefettura di Modena che ha consentito alla Polizia municipale di sequestrare due etti di marjuana denunciando due giovani dell’Africa occidentale.
L’attività di presidio e controllo svolta, in collaborazione con le istituzioni, da chi gestisce l’accoglienza è tesa a prevenire e contrastare comportamenti scorretti che rischiano di ledere anche la posizione dei richiedenti asilo che si mantengono nella legalità. In particolare, gli addetti della cooperativa Caleidos avevano notato insoliti movimenti intorno ad un appartamento in zona Buon Pastore abitato da alcune donne in Italia nell’ambito del progetto Mare Nostrum/Triton. Nello specifico, un richiedente asilo proveniente dal Gambia e soggiornante in un altro comune si recava di frequente e apparentemente senza motivo nell’appartamento delle donne.
Immediata la segnalazione alla Polizia municipale di Modena che nel pomeriggio di sabato 4 marzo ha svolto controlli in diversi alloggi destinati all’accoglienza. Nell’appartamento oggetto delle visite del ragazzo gambiano, nascosta tra gli effetti personali di una 22enne proveniente dalla Costa d’Avorio, gli agenti del Nucleo del Territorio hanno trovato una busta di plastica contenente 200 grammi di marijuana. Per D.M., queste le iniziali, è scattata l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. La ragazza è stata quindi accompagnata al Comando di via Galilei dove, dopo appena mezz’ora, si è presentato anche il gambiano di 26 anni, T.S., che si è dichiarato suo fidanzato e possessore dello stupefacente a lei affidato pensando che fosse meno soggetta a controlli. Gli agenti della Municipale hanno quindi proceduto anche nei suoi confronti. La coppia è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio e la droga posta sotto sequestro”.