Ha pubblicato su una chat un video osé che aveva realizzato con una sua amica. Nonostante l’abbia subito cancellato, il video è stato visto e commentato negli ambienti scolastici. E per 4 studentesse adolescenti è stata l’occasione per architettare quello che voleva essere uno scherzo di pessimo gusto e che, con l’andare avanti delle settimane, è diventato un vero e proprio ricatto ai fini di estorsione ai danni della ragazzina che ha realizzato il filmato. Alla fine sono state scoperte dai Carabinieri e denunciate per concorso in estorsione continuata.
Vittima e denunciate sono tutte minorenni e frequentano lo stesso polo scolastico del Reggiano.
Le 4 studentesse hanno creato un falso profilo Facebook, attraverso il quale hanno contattato la ragazzina, facendole credere di aver scaricato il video e di essere pronte a diffonderlo. Così l’hanno indotta a sottostare ad un ricatto, consistito in due richieste di pagamento, la prima di 200 euro e la seconda di 150. Denaro che è stato consegnato.
Ne parliamo perchè i nostri lettori, soprattutto quelli più giovani, capiscano che certo comportamenti virtuali, compiuti su Internet, hanno conseguenze reali e molto, molto gravi, Sul tema è notevole l’impegno dei Carabinieri della compagnia di Carpi per sapere come comportarsi e come chiedere aiuto: tengono diversi corsi nelle scuole della Bassa.
Adolescente gira video osè, le “amiche” la ricattano
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