Ha fatto ricorso in appello contro la sua condanna a due anni e quattro mesi di carcere, e ora attende che la giustizia si pronunci per la seconda volta. Stiamo parlando di Giulio Gerrini, capo dell’ufficio tecnico del Comune di Finale Emilia, che è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio nell’ambito del processo Aemilia sulle infiltrazioni mafiose nelle ricostruzione. E il processo di secondo grado è iniziato oggi a Bologna. Il 22 aprile 2016 il Gup Francesca Zavaglia aveva condannato 58 imputati su 71, con pene fino a 15 anni: tra appelli delle difese e impugnazioni della Dda sono 60, compresa quella di Gerrini, le posizioni ora al vaglio del collegio dei giudici della Corte.
Tra le assoluzioni appellate dalla Procura di Bologna, i politici Giuseppe Pagliani, consigliere comunale Fi a Reggio Emilia accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e Giovanni Paolo Bernini, ex assessore Pdl a Parma, prosciolto per prescrizione della corruzione elettorale. Le udienze, una cinquantina calendarizzate almeno fino a fine luglio, sono a porte chiuse nell’aula Bachelet di Palazzo Baciocchi. A rappresentare l’accusa, oltre ai sostituti pg Umberto Palma e Nicola Proto, anche i due Pm della Dda Beatrice Ronchi e Marco Mescolini, applicati al processo di ‘Ndrangheta di cui hanno seguito l’inchiesta.
Aemilia, inizia il processo d’appello per Giulio Gerrini
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