Evento Straordinario a Finale Emilia, nel cuore del “cratere emiliano”. Si gioca con la cultura. Sabato 13 maggio 2017, torna nel centro il format che sta appassionando migliaia di persone in tutta Italia: la ” Caccia al Fantasma ” il grande gioco spettacolo per tutti. Un sabato straordinario ricco di emozioni, occasioni, sbaracco commerciale, tradizioni, gioco, premi, itinerari turistici e culinari e non ultimo il grande spettacolo!
Dalle ore 18.00: nei negozi aderenti all’iniziativa scattano gli SCONTI e lo SBARACCO – Aperitivi e gran Buffet a tema “Ghost” nei lounge cafè (Time Cafè, Agorà, Fly), Librerie on street, stand shabby&decò, angolo bimbi con zucchero filato e pop corn, e un grande e assortito percorso di finger foods ( piade e salsiccia Guazzaloca Corner – stuzzichini vari – frittelle finalesi – Cucinamo con Amore ecc ) a cura delle associazioni locali.
Dalle ore 19.00 sul listone di piazza Garibaldi “Casa Magagnoli” apre il l’elegante ristorantino “Ghost Garden” dove sedersi e degustare le specialità della cucina italiana in tranquillità. Comprare e Approfittare degli SCONTI nel giorno del grande gioco spettacolo da mattino sino alle ore 22.30 conservando gli scontrini sarà utile per “condonare” qualche errore nella soluzione del gioco!
Dalle ore 20.00: il centro di Finale Emilia si trasformerà in un grande Teatro Vivente, vie, monumenti, angoli e piazze saranno popolate da attori e gruppi teatrali in costume che interpreteranno personaggi o opere della letteratura, della fiaba, della storia locale e della fantasie, calibrati per grandi e piccini.
La serata sarà dedicata alla ” Caccia al Fantasma!” Il gioco consiste nell’ascoltare le informazioni che questi personaggi declameranno e di conseguenza occorrerà indovinare chi sono. Vince chi indovina più personaggi nel minor tempo possibile
Le iscrizioni sono completamente GRATUITE. Il regolamento, e modalità di gioco su:
https://www.piuweb.net/eventi/caccia-al-fantasma-the-original/
Le iscrizioni sono completamente gratuite: ci si iscrive ritirando la Scheda di Iscrizione o presso i Negozi aderenti all’Inizative che espongono la Locandina oppure comodamente online su:
Dalle ore 19.30 al Tavolo Giuria in Piazza Verdi si terrà la Punzonatura. Basterà menzionare il nome del proprio gruppo e verrà consegnata la Scheda di Partecipazione con la Mappa della dislocazione dei “Fantasmi” da indovinare. Due ore di gioco intenso e bellissimo: dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Oltre al gioco, si potranno ammirare costumi e assistere a tantissimi mini spettacoli itineranti. Una notte magica e unica nel suo genere.
I premi:
1° premio – un buono vacanza di 7 giorni – per il gruppo vincente (max 7 persone) in residence o appartamento da scegliere in una vasta gamma di località (mare-lago-montagna ecc)
2° premio – un week end al Villaggio eco-sostenibile Lucciole nella Nebbia con Ingresso alla Piscina al Sale compreso
3° premio – 300.00 €uro di buono acquisto presso Punto di Vista (Finale Emilia o Bondeno)
4° premio – una giornata all’acquaparco Bondy Beach di Bondeno (fe)
a seguire: buoni benessere, buoni acquisto e buoni sconti offerti dai commercianti locali e tanti tanti altri premi
Tanti i personaggi che potrete riscoprire…tanti i figuranti…tanti gli attori. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Finale Emilia che assieme all’assessorato alla cultura ha sostenuto fortemente la manifestazione. Lo stesso Assessore alla Cultura, Gianluca Borgatti, sarà presente per dare un segnale importante, quello della volontà di questa splendida cittadini di risollervarsi dal Terremoto del 2012, di cui porta ancora visibilmente la ferita, puntanto sulla crescita culturale della comunità.
Per i turisti e i Visitatori / Dove Mangiare e Dove Dormire
Dove alloggiare:
Casa Magagnoli Guest House – piazza Garibaldi 10 a Finale Emilia (centro storico)
info line 24h. 0535.760046 – fax 0535.780446
Camere spendide-Roof garden – Breack -Servizio Navetta
http://www.casamagagnoli.com/hotel/
Per i camperisti:
Area sosta camper – via Miari a Finale Emilia oppure Consigliato dall’organizzazione per la location, la gentilezza, i servizi area sosta:
“Lucciole nella Nebbia” il Villaggio Turistico Ecosostenibile – Borgo Medioevale di Stellata (fe)
- +39 0532 885442 – 348 3547968 – http://www.lucciolenellanebbia.it
Sulle rive del Po, a pochi kilometri da Finale Emilia, struttura convenzionata con Caccia al Fantasma
appartamenti – bungalow – area sosta camper attrezzata – apertivi – colazioni – oper hair
Finale Emilia è una della cittadine emiliane che più è stata colpita dal terremoto. Percorrendo le vie del centro si possono ancora vedere purtroppo le ferite sulle case e soprattutto sui monumenti. Un percorso molto suggestivo…finale una città che sta ricostruendo per tornare la città splendida ricca di storia e tradizione.
Da visitare:
Castello delle Rocche, Torre dei Modenesi o dell’Orologio, Palazzo Municipale, Duomo (Insigne Collegiata dei SS. Filippo e Giacomo Apostoli)
Chiesa dell’Annunziata, Chiesa del Cimitero (o di San Francesco di Paola), Chiesa del Rosario, Chiesa di San Bartolomeo (o della Buona Morte), Chiesa di San Francesco d’Assisi, Chiesa del Seminario (o di San Nicola da Tolentino), Oratorio di Sant’Anna, Chiesa dell’Ospedale, Ospedale degli Infermi, Scuole Elementari, Teatro Sociale ( all’ interno inagibile ), Palazzo Pretorio, Palazzo Bortolazzi, Palazzo Borsari (via Frassoni), Palazzo Borsari (in Finale Vecchio), Palazzo Bresciani-Rodriguez, Palazzo della Cassa di Risparmio di Mirandola, Palazzo Cassetti, Palazzo Finetti, Palazzo Grillenzoni (o dei Veneziani), Palazzo Grossi, Palazzo Ramondini, Palazzo Terzi, Ex Monastero di Santa Chiara, Via Maiolica, Porta di mezzo o di Piazza, Vicolo dei Grigioni, Via Torre Portello, Portico Bertazzoli – Ghetto Ebraico, Cimitero Ebraico, Cimitero Comunale, Monumento a Gregorio Agnini, Monumento ai Caduti, Monumento ai Combattenti, Monumento a Giuseppe Garibaldi, Monumento allo Scarriolante, Torre dell’Acquedotto, Oratorio degli Obici (Santuario di Santa Maria degli Angeli), Palazzo Obizzi, Castello Carrobio, Pieve di San Geminiano Vescovo, Monumento ai Caduti (Massa Finalese), La Ghina, Villa Angela, Oratorio di Santa Maria della Neve, Palazzo Villa Ca’ Bianca, Casino dei Vecchi, Chiesa di Santa Maria Elisabetta (Reno Finalese)
La cucina finalese
Sfogliata, torta d’ebrei e tibùia di Finale Emilia
La torta d’ebrei (o tibùia) è da più di cento anni la delizia dei finalesi. Il loro piatto più tradizionale.
Che cosa è la torta d’ebrei e da cosa deriva il suo nome? E’ una sfogliata: un impasto di farina, burro, strutto e formaggio.Era, ma senza strutto, la specialità della comunità ebraica che a Finale Emilia aveva la sua università, il suo ghetto e il suo cimitero. Della loro torta, come del salame d’oca, molto si favoleggiava, ma nessuno era riuscito a carpirne il segreto.A farne dono ai cristiani fu un certo Mandolino Rimini di Aronne, israelita, che nel 1861 era stato battezzato nella Chiesa Maggiore con l’imposizione dei nomi Giuseppe, Alfonso (aveva fatto la sua preparazione spirituale presso i RR.PP. Liguorini), Maria e del cognome Alinovi.
Abbandonato il ghetto, gli scottava il disprezzo che gli ebrei non gli lesinavano. Come vendicarsi? Provvisto di un certo spiritaccio, ebbe una trovata che gli fruttò la notorietà e la riconoscenza. Erano gli ebrei gelosi della loro torta? Ebbene, ne avrebbe fatto una ghiottoneria per i cristiani, ma per punire gli ebrei che non potevano mangiare nulla che derivasse dal maiale, aggiunse alla ricetta lo strutto.
Fu un trionfo che dopo cento anni non accenna ancora a diminuire. Conservata calda su un trespolo con braciere, viene venduta agli angoli delle vie o sotto i portici del centro; a grandi rettangoli avvolti in carta gialla è mangiata all’aperto.Due sono i modi per affrontarla: il più spicciativo è a morsi, ma il buongustaio compie un languido rituale quasi sfogliasse una rosa dai petali morbidi.
Quando la manipolazione è stata paziente e il grado di cottura esatto, la torta assume l’aspetto di una millefoglie, ma non a pellicole fragili, bensì tenerelle e sciroppate dal formaggio filante: solo la superficie deve essere rosata e croccante.
Ha la sua stagione di punta: l’inverno; due tempi: la mattina e il crepuscolo; la sua kermesse: il giorno dei morti.
Alinovi trovò subito imitatori e concorrenti: il più noto fu “al zòp Tiburzi” che alzò il suo trespolo a pochi passi da lui. A turno, ogni mattino, i due venditori urlavano il loro richiamo e ne risultava una tenzone in rima, bonaria e ridanciana.
“Calda c’la bùi” (che bolle): la torta si chiama anche “tibùia” – gridava Tiburzi.
“Mèrda ad pui (di pollo), rimbeccava Alinovi.
“Calda c’la scota” – vantava Alinovi.
“Mèrda ad toca” (di tacchina), era la replica di Tiburzi.
I finalesi ridevano, passavano da un trespolo all’altro e sotto i portici di via Santa Caterina (attualmente C.so Mazzini) i fogli unti di carta gialla si ammonticchiavano con una nota autunnale.
(…)Piero Gigli – da “T’arcòrdat?”, antologia di prose e poesie dialettali finalesi. Carc, 1974
Infoline: 347 6467094 oppure fantasmi@piuweb.net
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Tantissimi gli attori in scena . Piece ed esibizioni di gruppo a cura della Compagnia Teatrale Grande Albero e Calliope Compagnia Teatrale Matildica