Si proponeva online come intermediario ad aziende, in particolare tipografie, per smaltire i loro rifiuti, a prezzi vantaggiosi. Poi contattava i titolari degli impianti di recupero e stoccaggio e da loro si faceva versare l’intero corrispettivo della transazione, non solo la quota della mediazione, e poi si rendeva irreperibile.
E’ il meccanismo messo in atto da un imprenditore 49enne di origine bolognese, L.C., destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Bologna su richiesta della Dda. La misura – spiega l’Ansa . è stata eseguita dai Carabinieri del Noe – nucleo operativo ecologico – a Casalfiumanese, paese del circondario imolese, e l’indagato risponde di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, tentata estorsione, truffa, falso documentale ed evasione fiscale. Sessanta gli episodi verificati in tutta Italia, per un controvalore di 175mila euro, mai dichiarati al Fisco dal mediatore abusivo.
Propone di smaltire la spazzatura alle aziende, ma è una truffa
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