“La mobilitazione di agricoltori, cittadini e del mondo ambientalista nella zona della Bassa reggiana va accolta dalle istituzioni locali e dunque occorre che la Regione Emilia Romagna faccia un passo indietro.
Ambiente e salute vengono prima, lasciate stare popolazioni già messe in ginocchio dal sisma di 4 anni fa”
Lo affermano il deputato Giovanni Paglia, i consiglieri regionali Yuri Torri e Igor Taruffi e gli amministratori Roberto Pavarini (Fabbrico), Maura Bulgarelli (Novi) e Cesare Galantini (Carpi) – di Sinistra Italiana – in merito alla concessione sbloccata di recente in favore della società statunitense AleAnna Resources che avrebbe intenzione di eseguire sondaggi alla ricerca di idrocarburi (petrolio, ma anche metano e butano) nel sottosuolo di un’area denominata “Fantozza” che si estende per 90 chilometri quadrati tra i comuni di Guastalla, Novellara, Campagnola, Fabbrico, Reggiolo, Rolo, Rio Saliceto e, per una parte più limitata, Novi e Carpi nel modenese.
“Non si capisce il motivo per cui la Regione abbia ritenuto di dare il via libera a questo permesso dopo averlo sospeso nel 2014 – osservano gli esponenti di Sinistra Italiana – né risulta sensata l’opportunità di operazioni del genere in una zona certamente di alto pregio naturalistico e agricolo, come dimostra la reazione compatta di decine di agricoltori firmatari di una petizione contraria al progetto; zona per altro limitrofa ai pozzi petroliferi di Novi.
Riscontriamo con piacere che le istituzioni locali avanzino dubbi e chiedano approfondimenti – concludono – noi chiediamo la revoca della concessione in Regione, in Parlamento e nei consigli comunali interessati”