Per il 17° anno consecutivo ha avuto inizio il progetto “ICARO”, riguardante la campagna di sicurezza stradale rivolta ai giovani, promosso dalla Polizia Stradale, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia – Sapienza Università di Roma, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Moige (Movimento Italiano Genitori), la Fondazione Ania per la sicurezza stradale, il Gruppo ASTM-SIAS, il Gruppo autostrada del Brennero S.p.a.
L’iniziativa, dedicata agli studenti di tutta Italia, ha l’obiettivo di far comprendere ai giovani l’importanza del rispetto delle regole, promuovere una cultura della legalità ed evitare che i ragazzi assumano comportamenti pericolosi, causa principale degli incidenti stradali. Il progetto Icaro ogni anno ha un target diverso e quest’anno si concentrerà sul “Multitasking”, e cioè lo svolgere più attività contemporaneamente come l’utilizzo di sistemi elettronici di bordo dei veicoli e radiotelefoni cause principali di distrazione alla guida e di conseguenti incidenti stradali.
Alla presenza del Comandante della Polizia Stradale Francesco Berna Nasca, dei dirigenti scolastici e dei propri collaboratori sono state coinvolte quest’anno due classi quinte dell’Istituto Superiore ”Ignazio Calvi” di Finale Emilia nelle giornate del 3 e 27 aprile. Prossimamente nel mese di maggio sarà interessato l’Istituto Comprensivo “Sergio Neri” di Concordia sulla Secchia.
Durante gli incontri tenuti da personale della Polizia Stradale di Modena, sono stati mostrati agli alunni dei filmati sulla sicurezza stradale e dei video sull’argomento “multitasking”. Il tema centrale del progetto è stato quello della distrazione alla guida, fenomeno purtroppo in crescita, e legato allo scorretto utilizzo delle tecnologie alla guida, per mettere in guardia i giovani dai rischi connessi.
Ai ragazzi è stato sottoposto un questionario per cercare di capire la loro percezione di sicurezza sulla strada, test che è stato riproposto alla fine dell’intervento degli operatori della Polstrada. Tali questionari, anonimi, saranno oggetto di studio per capire l’approccio che bisogna cercare per il futuro. I test saranno successivamente oggetto di valutazione da parte del dipartimento di psicologia dell’università la Sapienza di Roma. L’anno scorso, ad esempio, sono stati fatti compilare e poi restituiti all’Università la Sapienza 23.000 questionari su tutto il territorio nazionale.
Si ripropone quindi l’intendimento della Polizia Stradale di stare all’interno della scuola come ente formatore di legalità, nello specifico interesse di far acquisire la consapevolezza dei rischi della circolazione stradale e con l’obiettivo di ridurre l’infortunistica e incidentalità connessa alla conduzione dei veicoli.