C’è un verbo che non va giù ai 5Stelle carpigiani: sono loro gli unici ad aver votato contro la mozione del Sindaco contro le trivellazioni. E’ stato tutt’altro che unanime il parere sul testo presentato giovedì sera dal Sindaco Alberto Bellelli e con cui il Consiglio comunale di Carpi avrebbe dovuto esprimere “la sua contrarietà ad attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e stoccaggio sotterraneo di gas naturale che prevedano impatti ambientali negativi sul territorio”. Ed è proprio quel congiuntivo non casuale, secondo la consigliera pentastellata Monica Medici, ad aprire la strada ad attività nel sottosuolo che possono comunque avere conseguenze rilevanti. “Basterà presentarle come non impattanti negativamente e si potranno fare”, è l’accusa mossa al Sindaco. “Il nostro obbiettivo è di ampliare il raggio d’azione di tale delibera, per cui non solo devono essere compresi gli impatti ambientali negativi ma qualsiasi tipo d’impatto ambientale”, è la posizione condivisa dal Movimento su tutti i Comuni interessati dall’ipotesi di trivellazioni. Ma la parola “negativi” non è stata tolta e il verbo è rimasto al congiuntivo. “Ci si nasconde dietro una parola – ha dunque concluso Monica Medici – per non prendere una decisione netta, e l’unica cosa che si è portata a casa l’altra sera per l’ambiente sono gli sgambatoi per cani nei parchi”.
Il primo a parlare della “fantasiosa scusa di un verbo”, dopo un Consiglio conclusosi a tarda notte, è stato Francesco Lodi del Pd con un post su Facebook: “veramente spassosi i 5 minuti di spiegazione sugli specchi con cui veniva spiegato, ad un pubblico incredulo, la differenza fra congiuntivo e indicativo, perché se avessimo scritto *prevedOno*, secondo loro sarebbe stato diverso. Senza parole”, conclude Lodi.
Gli ha fatto eco il suo gruppo consigliare con un comunicato in cui si ribadisce che nel testo del Sindaco “si dichiara esplicitamente la contrarietà del Consiglio comunale di Carpi”. Una dicitura dunque “assolutamente chiara, che non si presta a equivoci”. E così il Pd rispedisce l’accusa al mittente: “bocciando la mozione, i 5 stelle, che a parole si dicono contrarissimi al progetto, si sono invece espressi, nei fatti, a favore delle trivellazioni”.
E così la mozione che doveva esprimere un grande no del Consiglio a queste attività, è passata con i voti del solo Pd. Astenuti Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Carpi Futura, che aveva chiesto una sospensione per approfondire meglio un tema con forti implicazioni psicologiche oltre che economiche ed ambientali. “Perché non si è creata una commissione per ascoltare i pareri degli studiosi, e per capire ad esempio quali danni possono portare tali ricerche agli agricoltori a ai loro terreni? – chiede Paolo Pettenati – Il Pd non ha voluto aspettare. Politicamente crea più consenso dire no alle trivelle che cercare di capire qual è la soluzione veramente ragionevole per il nostro territorio”.