A Novi entra nel vivo la campagna elettorale con la presentazione, in questi ultimi giorni, dei tre programmi e dei candidati delle tre liste in corsa per le amministrative. Molti i punti comuni – la ricostruzione, l’economia in affanno, il dialogo da ricostruire – e qualche diversità, insieme a critiche più o meno velate agli altri schieramenti. Nelle prossime settimane i faccia a faccia con i candidati.
Insieme per il Centrosinistra
“Un programma ambizioso che guarda al futuro con fiducia e contiene azioni e progetti concreti che ci impegneremo a realizzare fino in fondo con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini e le cittadine del nostro paese”. Al centro dell’attenzione della candidata sindaca Giulia Olivetti ci sono le parole lavoro e sviluppo, ma anche l’attenzione ai tre centri, la sicurezza e la ricostruzione, con l’obiettivo, in particolare, di portare a termine quella privata. “Nulla abbiamo a che fare con movimenti e liste che si sono formate dall’insieme di vari rappresentanti politici di diversi schieramenti – osserva poi la Olivetti – salvo poi definirsi civici, tenuti uniti soltanto dall’essere contro. Noi vogliamo rappresentare chi vuole bene al nostro comune, chi è ‘per’ e non ‘contro’”. Della sua squadra, parla come di “donne e uomini di valore che hanno in comune la voglia di cambiare questo comune in meglio”.
Noi Lista civica
“Un comune antiquato e rigidamente chiuso nel suo ruolo di dispensatore di servizi”, si apre così il programma. L’alternativa del candidato sindaco Enrico Diacci è “un pensatoio”, e 50 punti che sono “frutto degli incontri effettuati in questi mesi con cittadini e associazioni del territorio”: al centro, dunque, le relazioni, e un “profondo e reale coinvolgimento della comunità”. Dunque un’idea di governo partecipato, senza dimenticare la necessità di ricostruire sia il tessuto produttivo locale sia le relazioni sociali, in un contesto in cui si è assistito all’abbandono di alcune aree dei tre centri – con il paradosso che ci sono nuove scuole ma non bambini. Ma anche ricostruire gli edifici, snellendo la burocrazia per ridurre le tempistiche e dando forma a nuove idee per farla decollare. “Occorre recuperare – osserva – l’affiatamento e il senso di comunità che ci ha uniti nei giorni immediatamente successivi al sisma”.
RinNovi Lega Nord – Centrodestra per Novi Rovereto Sant’Antonio
Sostenere la ricostruzione che è ancora “impantanata e non procede”, e “più forze dell’ordine nelle strade che negli uffici”. Occorre, per il candidato sindaco della lista RinNovi Mario Enrico Rossi Barattini, monitorare il campo rom – “sappiamo essere presenti e stanzianti persone con condanne definitive che stanno scontando agli arresti domiciliari” -, e azioni per smantellare l’illegalità perché “non è possibile continuare in questo modo”. “Il mio obiettivo – sottolinea poi il candidato, avvocato – è sbloccare e risolvere tutte le criticità ‘burocratiche’ delle pratiche per la ricostruzione”, interagendo ogni giorno con i consiglieri regionali della Lega. Infine, la crisi del tessile e degli scalifici: occorre creare ponti tra banche, associazioni di categoria e le imprese artigiane e commerciali, riportando al centro la questione economica e finanziaria. #Noviprotagonista come recita lo slogan della lista: “con il Centrodestra – conclude – sarà una realtà”.
Tania Andreoli: “il ricorso è falsato”
Intanto sta a guardare Tania Andreoli, che non accetta la sentenza del TAR. “Il ricorso è falsato – commenta – ed il dottor Mozzarelli Giuseppe non ha neanche ascoltato. Erano contumaci Parti resistenti e Comune, non è un tipo di ricorso in cui si addebitano spese”. L’accusa è a un giornale locale, di aver “pattuito con il TAR”. Confermato il presidio di protesta, martedì 23 maggio dalle 10 davanti al Municipio in Viale Vittorio Veneto.
Si aprono ora le ipotesi – e le trattative? – sui voti della lista Novi Futura. Non è scontato infatti che, viste le tensioni, vadano a convergere sulla lista del centrodestra.