A Novi Tania Andreoli promette battaglia dopo che la sua lista “Novi Futura” è stata ricusata e non potrà correre alle prossime elezioni amministrative. “Nel documento della commissione non c’è scritta la motivazione – chiarisce la candidata sindaca – ma hanno accettato solo 10 delle firme raccolte” (sono 100 quelle necessarie per poter presentare la lista, ndr). Ed è proprio questa la motivazione che dichiara il documento, pubblicato dalla stessa Andreoli: 10 firme ammissibili, 29 autenticate ma senza certificato elettorale, 83 non autenticate e prive di certificato.
Disconosciuta l’autenticazione
Ma lei non ci sta e accusa su facebook che “A NOVI LA DEMOCRAZIA E’MORTA!!!”. “Hanno disconosciuto l’autenticazione notarile del dottor Aldo Fiori, cosa di una gravità unica, e ciò è stato fatto – precisa l’interpellata – da una sottocommissione elettorale in cui so che erano presenti solo 4 membri”. Occorre precisare, per dovere di cronaca, che ai sensi di legge la commissione era correttamente insediata.
Il Comune era chiuso
Ma torniamo alle firme che “c’erano con 10 giorni d’anticipo rispetto al termine per la presentazione. Erano 140, ma due giorni prima le due persone che, tra i consiglieri comunali, dovevano autenticarle, si sono tirate indietro. In due giorni lavorativi ho raccolto nuovamente 115 firme”.
Poi aggiunge: “ho presentato formale denuncia di interruzione di pubblico servizio in quanto dalle 18.45 alle 19.30 un candidato consigliere e alcuni cittadini che volevano firmare hanno trovato le porte del Comune chiuse. Hanno suonato ma – questa la sua ricostruzione dei fatti di cui anche noi attendiamo risposte dai diretti interessati cui le abbiamo chieste – nessuno dentro aveva intenzione di aprire, e all’interno hanno visto chiaramente alcuni membri di un’altra lista”.
Iniziativa di protesta
E adesso? La battaglia non è finita perché c’è tempo fino a domani per il ricorso e la Andreoli è decisa a non mollare la presa. “Farò l’accesso agli atti e come lista abbiamo in mente un’iniziativa autorizzata davanti al Comune, con i cittadini, per far sentire la nostra protesta verso questi episodi di malagiustizia”, osserva sottolineando la scelta di candidare come capolista l’avvocato siciliano Baldassarre Lauria, ispiratore di Progetto Innocenti per la correzione degli errori giudiziari, nonché senatore di Forza Italia nella XIII Legislatura (correva l’anno ’96) e candidato a sindaco di Alcamo (Trapani) solo un anno fa: “Voglio dare un segno forte”.
Elezioni movimentate
Nel caso non dovesse riuscire a far valere la propria ammissibilità? “Non indicherò alcun candidato, assolutamente no, vista la scorrettezza da parte dei concorrenti”.
Il “presidio autorizzato”, di cui non si conosce ancora data e orario, è la prima e unica iniziativa visibile per una candidata che, al di là della pagina facebook aperta pochi giorni prima della consegna della lista, non era ancora uscita ufficialmente allo scoperto, né era stato possibile alla maggior parte dei giornalisti contattarla di persona. “Ho scelto di divulgare la notizia a sorpresa ai miei concorrenti politici. La visibilità non mi interessa – è la sua replica – non ho fatto banchetti poiché conoscevo già le persone a cui indirizzarmi, ho contattato in privato chi sapevo che mi appoggiava. E questo perché, nella precedente competizione, con la mia attività visibile ne ho suscitate di ogni, tanto che è tuttora in corso un procedimento per turbativa elettorale. Evidentemente sono temuta – conclude -. Saranno elezioni movimentate”.