Un’intera giornata dedicata alla Protezione civile e agli oltre 16 mila volontari dell’Emilia-Romagna. Oggi, un migliaio di essi, in rappresentanza di tutti i coordinamenti provinciali e delle associazioni regionali, si sono riuniti al Parco Nord di Bologna, creando la cornice per una giornata speciale, organizzata per la chiusura degli Stati generali della Protezione civile e per la cerimonia di ringraziamento delle istituzioni ai volontari e agli operatori intervenuti nell’emergenza del sisma dell’Italia Centrale.
Un’occasione anche per consegnare simbolicamente a Montegallo, Caldarola, San Severino Marche e a Crognaleto i quattro progetti di solidarietà che l’Emilia-Romagna realizzerà per contribuire alla ricostruzione.
“Oggi vediamo qui il volto migliore dell’Emilia-Romagna- hanno detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. I volontari sono la colonna portante di un sistema, quello della Protezione civile, che ha sempre risposto con professionalità, capacità e generosità a tutte le emergenze che abbiamo affrontato e sono fra le fondamenta della società regionale. E a loro va il nostro grazie. Come accaduto anche 5 anni fa- hanno aggiunto Bonaccini e Gazzolo- dopo il sisma dell’Emilia che stiamo ricordando proprio in questi giorni, anche per il terremoto in Centro Italia è stato messo in campo un intervento che ha coinvolto volontari, tecnici e operatori di tutte le province dell’Emilia-Romagna. Uno sforzo enorme, corale che ha permesso di dare assistenza alla popolazione nelle prime fasi dell’emergenza, garantire aiuto nelle fondamentali verifiche di agibilità degli edifici danneggiati e che prosegue nel momento della ricostruzione”.
La giornata rappresenta il momento clou della Settimana della Protezione civile, organizzata dalla Regione Emilia-Romagna ogni anno tra maggio e giugno per ricordare il sisma del 2012, per sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza del territorio e diffondere una sempre maggiore cultura della prevenzione del rischio.
Nella mattinata è stato presentato il documento finale elaborato dagli Stati generali con le proposte del volontariato per la revisione della legge regionale 1/2005, mentre il pomeriggio è dedicato alla cerimonia di ringraziamento. Insieme al presidente Bonaccini e all’assessore Gazzolo, partecipano all’iniziativa il commissario alla ricostruzione in Centro Italia, Vasco Errani, il presidente regionale dell’Anci Emilia-Romagna, Daniele Manca, e i sindaci di Montegallo, Caldarola e San Severino Marche, Sergio Fabiani, Luca Giuseppetti e Rosa Piermattei.
A chiudere l’iniziativa, l’omaggio del gruppo reggiano “I Rio” con il brano “Terre mosse”, scritto in occasione del sisma emiliano e scelto come colonna sonora della giornata odierna, “perché unisce Emilia e Marche nella tragedia del terremoto e nella speranza della ricostruzione”, hanno sottolineato Bonaccini e Gazzolo.
I progetti dell’Emilia-Romagna per Montegallo, Caldarola, San Severino e Crognaleto
L’aiuto concreto dell’Emilia-Romagna si traduce ora nei quattro progetti di solidarietà per Montegallo, Caldarola, San Severino e Crognaleto.
In particolare, a Caldarola la Regione Emilia-Romagna finanzierà il ripristino di un immobile che sarà la nuova sede del Municipio, con 400 mila euro derivanti dai contributi del conto corrente regionale, su cui sono stati depositati complessivamente oltre 680 mila euro da parte di più di 1.600 tra cittadini, imprese e associazioni. Sempre grazie a questi fondi, sarà poi finanziata a Crognaleto, in Abruzzo, la costruzione della nuova scuola d’infanzia e primaria “S.Giovanni Battista De La Salle”. Le risorse rimanenti e future – dato che il conto corrente è ancora attivo – saranno destinate ad altri progetti da individuare d’intesa con la Struttura commissariale alla ricostruzione.
A San Severino sarà poi sostenuta la ricostruzione del polo scolastico “Luzio” con fondi direttamente stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per circa 250 mila euro. Infine, a Montegallo una cordata di imprenditori emiliano-romagnoli ed esteri ha messo a disposizione i finanziamenti necessari alla realizzazione di una seconda “Cittadella della solidarietà”, ossia un nuovo polo con spazi dedicati ad accogliere sia servizi socio sanitari sia commerciali, per contribuire a tenere vivo il tessuto economico locale. Soggetto attuatore sarà l’Onlus modenese “Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio”, nata dopo il terremoto dell’Emilia per favorire la ricostruzione di Rovereto sulla Secchia e di S. Antonio in Mercadello, nel comune di Novi di Modena. Il progetto segue la prima “Cittadella dell’Emilia-Romagna”, consegnata lo scorso 25 settembre, a due mesi dal sisma e realizzata in soli 17 giorni, che ridiede una casa al Municipio, alla scuola, alla farmacia e al presidio medico, oltre alla Chiesa e alla sede dei Carabinieri.