Ieri sera a Medolla è stato approvato il bilancio dell’Unione Comuni Area nord dopo che era arrivata la diffida della Prefettura a fare presto, per rientrare nei termini previsti dalla legge. Non è stato semplice arrivare al voto: infatti l’opposizione ha abbandonato l’aula per protesta dopo che è stato negata una proroga per consentire l’analisi del malloppo documentale appena consegnato ai consiglieri comunali. “La documentazione ai consiglieri è arrivata in ritardo. Per questo motivo, l’opposizione intende avvalersi della possibilità di chiedere il rispetto dei termini di legge”, spiega da Uniamoci Katia Motta, ovvero 20 giorni. Ma dando 20 giorni ai consiglieri si sarebbe caduti nella scadenza dei termini ricordati dalla Prefettura. Così, nient tempo ai consiglieri e bilancio approvato in fretta e furia solo dalla maggioranza, rimasta da sola in aula visto che l’opposizione ha abbondato il Consiglio per protesta
E oggi l’opposizione minaccia ricorso, poichè non tutto sarebbe in regola, secondo quanto scrivono Antonio Platis e Mauro Neri consiglieri Forza Italia Unione Area Nord.
“Il rendiconto 2016 è stato completato il 23 maggio, due giorni fa, ma messo in votazione ieri sera. La legge dice che abbiamo minimo 20 giorni per studiarlo, ma l’Unione, pressata dal Prefetto, se ne infischia e lo mette in votazione lo stesso commettendo una grave irregolarità.
Nella Bassa – attaccano Platis e Neri – le Amministrazioni sono talmente in affanno che neppure il resoconto dei soldi spesi riescono a redigere nei termini. Il Prefetto ne deve prendere atto invece che intimare la votazione del rendiconto senza chiedere all’Unione se aveva i termini per porlo in votazione.
Credo che a nessuno sfugga come buona parte del peso amministrativo dell’Unione sia tutto sulle spalle del Comune di Mirandola e che la mole di servizi delegati all’Unione renda insostenibile questo assetto istituzionale.
Chiediamo che il Prefetto valuti la vicenda e prenda atto della nullità della delibera, anche se questo comporta lo spettro del commissariamento dell’Unione.
La vicenda – ironizzano Platis e Neri – avrebbe anche un risvolto “comico”: il Rappresentate del Governo rischia di trovarsi nella paradossale situazione di dover gestire direttamente i 300 profughi che tanto vuole caricare sul groppone dei comuni terremotati.
Nelle prossime ore – chiudono i forzisti – valuteremo come procedere legalmente contro la delibera irregolare senza escludere il ricorso al TAR o direttamente al Presidente della Repubblica”