L’Azienda di Servizi alla persona dell’Unione Comuni Area Nord che gestisce la struttura di Finale Emilia che è stata coinvolta nell’indagine dei Carabinieri sui farmaci scaduti precisa che nessun medicinale non a norma è stato mai somministrato ai suoi assistiti.
“Il primo maggio presso la Casa Residenza di Finale Emilia è avvenuto un sopralluogo dei Nas del tutto ordinario nella gestione della struttura- ricostruisce l’Asp in una nota- . Non sono emerse irregolarità, se non la presenza di un farmaco con scadenza 30 aprile che, come da protocollo interno, sarebbe stato regolarmente eliminato il primo giorno del mese, come avviene il primo giorno di tutti i mesi dell’anno. Il sopralluogo dei NAS è avvenuto alle 8.30 del primo maggio, ad inizio turno e quindi prima che il personale preposto potesse eliminare il farmaco. Nessun farmaco scaduto risulta mai essere stato somministrato, così come mai gli ospiti della struttura hanno corso rischi di somministrazione di farmaci non idonei, perché il controllo d’inizio mese avrebbe fatto il suo corso regolare”. Al momento, puntualizza infine la nota, “non ci risulta pervenuta nessuna denuncia o altro addebito”.