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“Non ci fanno fare gli straordinari e limitano le uscite fuori provincia”, la rabbia dei poliziotti

da | Mag 6, 2017 | In Primo Piano | 0 commenti

“Non ci fanno fare gli straordinari e limitano le uscite fuori provincia”, problema quest’ultimo, davvero pesante se si considera che qui nella Bassa un delinquente in fuga è in un batter d’occhio nel ferrarese, nel mantovano o nel reggiano. E’ la situazione in cui versano i nostri poliziotti, così come la disegna la denuncia congiunta dei sindacati di settore Siulp, Silp, Sap, Ugl e Consap.

Ecco cosa scrivono nel loro duro atto d’accusa

“Ogni giorno, i mass media locali riportano uno stillicidio di notizie che riguardano soprattutto reati predatori o che, comunque, spaventano e preoccupano le persone.
Ogni giorno, per strada, nei bar, nei supermercati ed in altri punti di ritrovo dei cittadini, si percepisce direttamente la paura e lo sconforto che provano, pensando di poter essere derubati, rapinati o malmenati, con l’impressione sempre più forte che a poco serva denunciare, a causa della crescente impunità di cui sembrano godere criminali e malfattori.
Dunque, le statistiche sono in calo, come ha più volte dichiarato il Questore o ci troviamo di fronte alla mancanza di fiducia della popolazione nelle capacità della Polizia? Tutto ciò, purtroppo, fa sentire il cittadino gravemente preso in giro.
Ciò che servirebbe davvero, almeno a parere di chi rappresenta la quasi totalità dei Poliziotti della provincia di Modena, sarebbe un rafforzamento dei servizi di controllo del territorio e dei servizi di indagine, oltre alla reale ripresa della collaborazione con le Polizie Municipali, come auspicato dal Ministro dell’Interno Minniti lo scorso dicembre, a proposito di “prevenzione collaborativa” tra amministratori locali, i Sindaci in primis, i corpi di Polizia Municipale delle città, i Questori e i Prefetti.
Invece, la risposta del Questore Fassari è il continuo richiamo al contenimento del lavoro straordinario da parte di tutti gli uffici, compresi quelli operativi, che mai e per nessun motivo devono sforare il proprio monte ore.
Problematica che si ripercuote fortemente sui colleghi impegnati nel controllo del territorio, i quali, purtroppo, sono costantemente oggetto di pressione per non eccedere nel lavoro straordinario. Come se la necessità di intervenire in una situazione critica per strada potesse essere contenuta a prescindere dalle situazioni stesse, soprattutto nelle ore notturne, passate tra delinquenti e malfattori di ogni sorta. Questo evidentemente crea sconforto e preoccupazione per il futuro!
Quella del Questore Fassari, nei confronti delle ore di straordinario del personale, la potremmo definire una battaglia continua e assolutamente inutile, visto che come unico risultato ha sortito quello di disincentivare il lavoro di tanti operatori, nonché di restituire al Ministero tante ore di lavoro straordinario di cui non si è usufruito.
Queste ore, che è bene ricordare vengono pagate tra i sei (6) e i dieci (10) euro l’una a seconda della qualifica, sarebbero molto utili per avere più personale per strada, ma anche per fare accertamenti e indagini di polizia giudiziaria finalizzate ad assicurare alla giustizia delinquenti più o meno pericolosi.
Sappiate, cari cittadini, che queste attività di polizia vanno sempre più riducendosi verso la mera prestazione obbligatoria e che presto, spenti gli echi di operazioni di polizia giudiziaria frutto di indagini svolte tempo addietro, si vedrà la reale portata delle scelte del Questore Fassari: calo degli interventi di polizia, diminuzione delle denunce a piede libero e soprattutto meno arresti.
Aggiungiamo a questo che il Questore Fassari ha recentemente emanato alcune disposizioni relative alle competenze territoriali per i Commissariati di P.S. che, di fatto, impediscono ad alcuni operatori della Polizia di Stato (ma non a tutti), di uscire dalla provincia di Modena, nonostante l’espressa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria a svolgere indagini anche nelle province limitrofe.
A questo punto, chiederemo al Questore, di rivalutare la distribuzione del monte ore affinché sia facilitato il lavoro di chi si affanna per strada.
Fatichiamo molto a comprendere le logiche gestionali del Questore Fassari, il quale, nel contesto finora rappresentato, più che un Questore, vicino ai problemi dei suoi uomini e della cittadinanza, appare un revisore dei conti che opera per tutelare interessi ministeriali volti al contenimento delle spese, anche a scapito della qualità del lavoro svolto e, ahinoi, soprattutto della sicurezza. Se così non fosse, rimaniamo comunque sempre a disposizione per un dialogo aperto e costruttivo, per non arrivare a dover effettuare segnalazioni ai competenti vertici ministeriali”.

LA REPLICA DEL QUESTORE

Relativamente allo straordinario, che è assegnato con un monte ore ministeriale, questo viene totalmente utilizzato in relazione alle esigenze di Ordine e Sicurezza Pubblica, di controllo del territorio e di Polizia Giudiziaria che quotidianamente si propongono su tutto il territorio: mensilmente si registrano esuberi rispetto al budget assegnato.

Analogamente le operazioni di contrasto alla criminalità, nonché quelle di prevenzione registrano una costante attività in decisa crescita i cui risultati vengono evidenziati di volta in volta attraverso la loro divulgazione.

Anche la collaborazione con le Polizie Municipali viene settimanalmente esercitata, con ordinanze del Questore, attraverso servizi coordinati di controllo del territorio su tutta la provincia.

Infine, le attività dei Commissariati distaccati, effettuate fuori dal territorio di competenza, sono svolte in stretto raccordo con la Squadra Mobile, servizio di Polizia Giudiziaria per la Polizia di Stato di questa provincia, nonché con le Questure territorialmente competenti.

È quindi assolutamente destituito da ogni fondamento ipotizzare qualsiasi flessione nella attività di controllo e di contrasto dei reati come risulta dai continui successi e dai consensi manifestati dai cittadini a favore della Polizia di Stato in questa provincia.

 

 

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