S’espande il vigneto made in Emilia-Romagna. L’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna ha autorizzato per il 2017 nuovi impianti viticoli per una superficie complessiva di 524,5 ettari, a conclusione del bando unico nazionale del ministero delle Politiche agricole nel secondo anno di applicazione del nuovo regime comunitario per la gestione del patrimonio vitivinicolo. Regime che ha introdotto il meccanismo delle autorizzazioni al posto del vecchio sistema dei diritti di impianto e reimpianto liberamente negoziabili e trasferibili.
Le domande di nuovi impianti partite dall’Emilia-Romagna alla volta di Roma sono state 1.959, per una superficie complessiva richiesta di oltre 8.400 ettari, 16 volte quella disponibile. Un dato – sottolineano da viale Aldo Moro – che testimonia la vivacità di un comparto dell’agroalimentare regionale in costante crescita sotto il profilo della qualità dell’offerta. Le nuove autorizzazioni, nel limite dell’1% della superficie vitata regionale, saranno valide per tre anni.
I nuovi vigneti potranno essere impiantati sul territorio dell’Emilia-Romagna e dovranno essere mantenuti almeno per cinque anni, fatti salvi i casi di forza maggiore e per motivi fitosanitari. L’eventuale estirpazione prima della scadenza dei cinque anni non farà maturare l’autorizzazione al reimpianto. I viticoltori ai quali è stata assegnata una superficie inferiore al 50% di quella richiesta possono rinunciare all’autorizzazione entro dieci giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (Burert) n.173 del 21 giugno scorso. La rinuncia va presentata al Caa (Centro assistenza agricola) presso il quale è stata presentata la domanda tramite il sistema informatico messo a disposizione sul Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) da parte di Agea, l’agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura.