Che fine farà Aimag? Sarà incorporata nella grande Hera, o avrà un progetto di sviluppo con una realtà di dimensioni simili alla propria come la mantovana Tea o la toscana Estra? I Comuni della Bassa che detengono la maggioranza delle azioni Aimag prendono ancora tempo per decidere, visto che non c’è un pensiero uniforme sulla cosa: Carpi tende verso Hera, tutti gli altri verso Tea e si attende un pronunciamento di Novi dove si è appena insediato il nuovo sindaco.
Meglio quindi allungare i tempi della decisione almeno fino a dopo l’estate, pensano i Comuni, e lo fanno chiedendo approfondimenti alle realtà economiche che hanno manifestato interesse al progetto di acquistare quote (Hera, Tea, Estra e Piacere Aimag, Fondazioni Cassa di Risparmio di Mirandola e di Carpi).
Lo ha deciso nei giorni scorsi la direzione del Patto di sindacato tra i Comuni soci di Aimag spa, che ha appunto tramesso una richiesta di approfondimento delle proposte già presentate nei mesi scorsi dagli stessi.
Si chiede che vengano forniti dati e informazioni per poter far emergere le possibili sinergie tra Aimag e i manifestanti interesse, con “l’obiettivo – spiega una nota del patto di sindacato – di scegliere la miglior soluzione di partnership da attivare con la medesima Aimag”
Tutta la documentazione dovrà pervenire entro il termine improrogabile del 22 luglio 2017, ore 12, al Comune di Mirandola, delegato dai Comuni soci a seguire la procedura.