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La Lega Nord chiede la chiusura immediata della moschea di Mirandola

da | Giu 6, 2017 | Mirandola | 0 commenti

“Chiusura immediata”. E’ quello che chiede la Lega Nord per la moschea di Mirandola, finanziata con soldi provenienti dal Qatar, accusato da diversi Paesi arabi di sostenere il terrorismo.
 “Ora tutti si accorgono dell’ambiguità che contraddistingue il Qatar e l’utilizzo delle sue ingenti risorse economiche”,  sottolinea il consigliere regionale leghista Stefano Bargi, “ma dov’erano quando siamo intervenuti a più riprese già l’anno scorso?”. Allorchè il centro islamico fu inaugurato, il Carroccio aveva messo in guardia: “Invocai un costante monitoraggio dei fondi inviati dai Paesi arabi nei nostri territori”, ricorda Bargi, aggiungendo che “ora in Regione abbiamo pronto un emendamento alla nuova legge sull’urbanistica, in cui chiediamo strumenti specifici per i sindaci affinchè possano ostacolare, se necessario, la costruzione di nuove moschee, oltre che verificare la reale natura di quelle eventualmente ‘camuffate’ da centri culturali. Servono regole severe, anche per contrastare il sistematico femomeno di sostituzione demografica in atto in Italia come in Europa e dunque anche nella nostra regione”.
La chiusura della moschea di Mirandola, “che è tra quelle sotto osservazione in ambito anti terroristico” e l’interruzione di ogni tipo di rapporto dell’Amministrazione con l’Ucoii (Unione delle comunità islamiche d’Italia): a fissare l’agenda necessaria in ambito locale è Francesca Guerzoni, consigliere comunale Ln nella città dei Pico. “Il Qatar è patria dell’Islam wahabita, noto per le sue posizioni radicali – puntualizza Guerzoni – ed è considerato un grande finanziatore dell’Isis. Il Comune di Mirandola deve prendere atto di quanto sta accadendo sul suo territorio e tagliare i ponti con quanto è associabile a quelle opache realtà”.

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