Hanno trovato su tutti i computer dell’azienda una scritta minacciosa sullo schermo: “Pagate o vi distruggiamo i dati che avete sul server”. E’ quanto accaduto lo scorso 30 gennaio in un’azienda tessile carpigiana, vittima di un attacco hacker. Il delinquente ricattava l’azienda chiedendo un pagamento immediato di 450 euro per evitare la cancellazione di tutti i dati, L’imprenditore tessile ha deciso di pagare e poi è andato immediatamente a fare denuncia dell’accaduto dai Carabinieri.
I militari hanno così scoperto che dalla provincia di Latina il proprietario di un sito sito specializzato nella vendita di moneta virtuale aveva inviato all’azienda carpigiana un virus informatico crypto locker e prende il controllo del server dove sono conservati tutti i documenti importanti. Riesce poi a far comparire il messaggio ricattatorio sugli schermi dei computer, invitando a effettuare bonifico di 450 sulla sua carta di credito, altrimenti tutti i dati del server sarebbero stati cancellati entro mezz’ora. I ricattati pagano e il virus viene reso inoffensivo.
Ma i Carabinieri guidati dal capitano Alessandro Iacovelli sono riusciti a individuare il malvivente, che è stato denunciato per accesso abusivo a sistema informatico ed estorsione
Purtroppo i casi come questi sono numerosi, e i danni dei virus informatici possono essere ingenti. Iacovelli ci spiega che si tratta di programmi che non solo arrivato via posta elettronica sottoforma d iinnocui allegati, ma “anche attraverso la fibra ottica e piattaforme internet dedicate. Senza entrare troppo ne dettagli tecnici, chiunque è aggredibile, e l’unica accortezza che si può prendere è quella di conservare i propri dati su server esterno scollegati dai computer”