Due classi in più, una quarantina di bambine e bambini che avranno bisogno di aule e spazio arriveranno a settembre nelal già iper congestionata struttura che ospita la scuola elementare e la media di Finale Emilia.
La situazione è preoccupante e una soluzione certa al momento non c’è. La scuola elementare dal terremoto ospita in via ufficialmente provvisoria anche i ragazzi delle medie. Una coabitazione che in teoria sarebbe dovuta finire presto, con la consegna dell’edificio di via della Rinascita. Il trasferimento, due anni fa, però è stato bloccato dopo l’inaugurazione dell’edificio per via dell’inchiesta giudiziaria che ritiene sia stato usato cemento depotenziato nella sua costruzione. Niente scuola nuova, e ragazze e ragazzi delle medie sono rimasti alle elementari tutti assieme appassionatamente a soffrire il caldo e tutti i disagi che affollamento e struttura provvisoria possono prevedere.
Sarà così – è notizia di oggi – anche l’anno prossimo. Anzi, peggio.
Nessun trasferimento degli studenti è previsto perchè la scuola non riaprirà, e quindi si passerà un altro anno stretti stretti. E, novità, ancora più stretti perchè appunto sono previste due classi in più per le elementari, una quarantina di alunni che – letteralmente – non si sa dove mettere. Saranno, complessivamente, più di 500 persone. Il tema era stato discusso in Regione, ma da Bologna hanno spiegato che non si interviene su strutture provvisorie, che le leggi sono cambiate e sono più stringenti e che, insomma, lor non possono fare nulla.
Quindi la patata bollente resta in mano al Comune. Le ipotesi in campo, ha fatto sapere il sindaco Sandro Palazzi, sono quelle di prendere in affitto o i locali di un privato o quelli di un’associazione dei dintorni in cui spostare i laboratori della scuola. Così, i bambini verranno ridistribuiti nei laboratori svuotati della scuola, e tutti gli studenti faranno avanti e indietro dai laboratori.
Naturalmente non sarà a costo zero, il Comune dovrà pagare un affitto.
Si allunga così la lista dei danni che ha provocato la scoperta dell’uso di cemento depotenziato nelle fondamenta della scuola media, che comprende i disagi di studenti e professori delle medie che sono stati accasati tutti questi anni alle elementari, il danno di immagine del Comune, il danno delle impresa che ha vinto l’appalto per intervenire sulla scuola elementare ma che è ferma in attesa del trasloco.