A livello nazionale questa tornata di amministrative certifica una sonora sconfitta per il Movimento 5 Stelle, che non elegge nessun candidato nelle grandi città. Nella Bassa è andata ancora peggio, perchè ad esempio a Novi un candidato i pentastellati non sono nemmeno riusciti a presentarlo per mancanza di materia prima. Così, nel deserto lasciato da quella che è la principale forza di opposizione nazionale, prospera il centro destra.
E’ stato così anche a Novi, infatti, dove il candidato del centrodestra ha ottenuto un risultato considerato molto soddisfacente. Mario enrico rossi Barattini, infatti, ha ottenuto 440 voti e riporta il centrodestra in Consiglio comunale.
Davvero niente male per uno “straniero”: l’avvocato leghista Barattini è modenese e non ha mai bazzicato troppo per Novi, come hanno notato gli oppositori. Ma evidentemente ai novesi non è importato, anzi, forse candidare qualcuno così fuori dalle beghe locali è stata una scelta azzeccata. Apprezzato anche il tour di Calderoli: il Pd, invece, mentre portava i suoi big Richetti e Bonaccini negli altri due paesi dove si votava domenica, qui non ha mandato nessuno.
Barattini, poi, è stato parafulmine della lotta fratricida che diversi mesi si sta consumando in Foza Italia Modena, divisa in fazioni concorrenti. Tanto che alla parte che lo ha candidato, quella di Giorgio Cavazzoli e Marion Lugli, per intenderci, non è riuscito nemmeno di imporre la presenza del simbolo di Forza Italia tra quello delle liste che sostenevano l’avvocato.
Dissolta, anche, la nube di Tania Andreoli che ha lanciato fulmini e strali per tutta la campagna elettorale: l’avvocata del centrodestra che ha tentato di candidarsi ma è stata esclusa all’ultimo minuto, era considerata capace di portare almeno 300 voti alla causa. I 440 ottenuti da Barattini non sono tutti della Andreoli, che ha rifiutato ogni indicazione di voto a favore del leghista e ha annunciato una decisa astensione.
