Sono attesi a breve, tra oggi e domani, i sei nuovi concittadini mirandolesi che vengono da molto lontano. Si tratta dei richiedenti asilo che rientrano nel progetto Mare Nostrum gestito dalla cooperativa Caleidos e che saranno ospitati in un appartamento preso in affitto dalla coop in via Leopardi 3. Si tratta di uno degli arrivi programmati nell’ambito dell’invio di 278 persone nella Bassa dopo che è venuta meno l’esenzione per le aree terremotate. Già una dozzina di uomini sono da qualche giorno a San Felice, San Prospero e Novi, e via via che vengono trovati gli appartamenti, vengono occupati.
Come vengono scelti gli appartamenti? Sul libero mercato, e pagati a prezzi di mercato dalle cooperative che hanno in gestione l’accoglienza con i fondi messi a disposizione dal Governo in varie tranche. I Comuni, quindi, ufficialmente non hanno ruoli di mediazione intermobiliare.
Mirandola, dicevamo. Qui l’arrivo dei richiedenti asilo non sta passando inosservato come è accaduto negli altri Comuni della Bassa. Infatti, fin da subito la Lega Nord promise un sit in di protesta non appena fosse stata resa nota la data di arrivo di questo drappello di persone. I leghisti hanno seguito passo passo l’allestimento dell’appartamento preso in affitto, l’arrivo delle reti e dei materassi, il giro di pulizie che è stato fatto. Poi la questione se l’è presa a cuore Forza Nuova che ha dato voce a una vicina di casa dei nuovi mirandolesi che vengono da lontano. La signora sta protestando vivamente per non essere stata avvertita della delicata novità da nessuno, si dice spaventata e molto preoccupata tanto che è pronta, purtroppo, a vendere casa e andarsene via. E proprio Forza Nuova dà appuntamento in via Leopardi sabato prossimo, alle ore 10, per una manifestazione pacifica nel cortile del caseggiato.
