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L’economia del Blasco

da | Lug 5, 2017 | Glocal | 0 commenti

di Andrea Lodi

Sabato 1 luglio 2017, Modena è stata invasa da 220.000 persone, accorse ad assistere al ritorno di Vasco Rossi nella città dove 40 anni fa tutto ebbe inizio.

Dopo il concerto dei Pink Floyd a Venezia, che nel 1989 vide la presenza di 200.000 spettatori paganti, sono dovuti trascorrere 28 anni per spodestare la band inglese. Il concerto di Vasco Rossi, infatti, rimane l’evento musicale con più pubblico pagante al mondo. Oltretutto in una città di provincia come Modena, non Venezia o Rio De Janeiro, dove nel lontano 1991 gli A-Ha vendettero 198.000 biglietti.

La serata unica del 1° luglio 2017 di Vasco Rossi, ha prodotto numeri da capogiro. Sono oltre 10 milioni, le persone che hanno assistito al concerto. Si parla di ricavi non inferiori ai 12 milioni di euro per la sola vendita dei biglietti, ai quali, se sommiamo i diritti d’autore SIAE, i diritti di diffusione televisiva e cinematografica ed il merchandising arriviamo ad una cifra, stimata, che supera i 36 milioni di euro. La spesa sostenuta dagli organizzatori si stima attorno ai 10 milioni di euro. Tutto in una sola serata.

Per l’economia locale il concerto di Vasco Rossi avrebbe prodotto un giro d’affari sui 6 milioni di euro, di cui 2 milioni solo per gli hotel.

Viene da dire che la musica fa bene, non solo a chi la ascolta, ma soprattutto a chi la produce.

Nel 2015, secondo il rapporto “Italia Creativa” realizzato da Ernst&Young, in Italia il settore musicale valeva 4,7 miliardi di euro, occupando circa 170.000 operatori.

Il dato interessante di questa ricerca è che la parte del leone la fa la voce “musica dal vivo in locali pubblici”, che produce ricavi per oltre 1 miliardo di euro. Una voce in crescita negli ultimi anni, che vede la gente, di ogni età ed ogni estrazione sociale, interessarsi sempre di più alla musica dal vivo.

Gli operatori del settore ne sono molto contenti. Soprattutto autori e musicisti. Secondo la rivista “People With Money”, Laura Pausini sarebbe una delle cantanti più ricche del mondo, con un patrimonio stimato attorno ai 245 milioni di dollari. Per quanto riguarda i diritti d’autore, i più “pagati” sono Vasco Rossi e Luciano Ligabue, che incassano ogni anno dalla SIAE 1,6 milioni di euro, seguiti a ruota da Zucchero Fornaciari con 1,1 milioni di euro. Non sta male nemmeno Francesco Guccini, al quale la SIAE stacca ogni anno un assegno da 300 mila euro.

Secondo la classifica degli album più venduti in Italia dall’anno 2000, stilata da “WorldWideAlbums”, Vasco Rossi è al primo posto, seguito a ruota da Laura Pausini. Al terzo posto troviamo Eros Ramazzotti, seguito da Adriano Celentano, ed al quinto posto da Luciano Ligabue.

Segue classifica degli album più venduti in Italia dall’anno 2000:

 

Si, la musica fa bene. Lo sanno con estrema certezza i Pooh (al quinto posto, con oltre 100 milioni di dischi venduti, nella classifica degli album più venduti da sempre in Italia) che dopo vari tentativi di saluti finali, concerti conclusivi di una lunga, per l’appunto, interminabile carriera, hanno capito che la musica è un business a cui non si può rinunciare.

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