Non è durata molto la fuga dell’uomo che a Sassuolo, l’altro giorno, ha sequestrato la sua ex fidanzata in un capannone abbandonato e l’ha massacrata di botte per ore, per poi fuggire, credendola morta, verso la Riviera.
L’uomo, un trentenne di origini marocchine aveva avuto una discussione con la sua ex, una cinquantenne di Serramazzoni, che era degenerata in cieca violenza quando lei si era opposta alla sua richiesta di rapporti sessuali. L’uomo l’ha trascinata in capannone e picchiata selvaggiamente. Poi si è diretto verso Riccione, ma qui ha trovato ad aspettarlo i Carabinieri, cui la signora, che ha diverse frrture, aveva chiesto aiuto appena possibile.
Tentata violenza sessuale e di lesioni personali gravi sono i reati di cui dovrà rispondere il trentenne,a che è stato portato in carcere.