Da Mirandola a San Felice passando per Finale Emilia, sono tante le strade della Bassa vietate alle due ruote. E sempre nuove se ne aggiungono: le ultime due sono state, proprio in questi giorni, a Mirandola nella frazione di San Martino Spino, e tra Novi e Moglia. Non se ne può più: i ciclisti adesso scendono in piazza con una manifestazione pacifica per dire no ai divieti di circolazione che – è l’impressione – sembrano messi più per evitare cause legali agli enti pubblici che non tengono le strade in ordine che per motivi oggettivi. Sarebbero perfette, perché poco trafficate, per essere calcate dalle biciclette per le quali, peraltro, gli stessi enti pubblici sognano un futuro da protagonista nella Bassa con il ciclismo turistico.
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Zone vietate, si diceva, ma i ciclisti non ci stanno più: appuntamento sabato 8 luglio alle ore alle 11.45, presso l’Itticalleva di via Albero, a Massa Finalese – così si legge sul volantino diffuso dal gruppo di ciclisti autorganizzati tra cui si riconoscono anche membri del Team 99 di San Felice – poco distante dal luogo del drammatico incidente in cui morì la ciclista sanfeliciana Lorella Vaccari.
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Dopo la partenza del corteo i manifestanti scenderanno dai loro mezzi procedendo a piedi sino al semaforo provvisorio di via Imperiale.