Il cuore della Bassa batte per il 2 agosto. Tra gli 85 narratori delle vittime della strage alla stazione insieme al medollese Paolo Rocca ci sarà anche Emanuela Sgarbi di Finale Emilia, che racconterà i 19 anni di Rossella Marceddu.
Impiegata di banca ma da venti anni presidente del gruppo teatrale di Finale Emilia, Emanuela Sgarbi sarà uno degli ottantacinque narratori del Cantiere 2 agosto, coordinati dal regista Matteo Belli e dalla storica Cinzia Venturoli che oggi per tutta la giornata, dalle 11 alle 23 – ripetendo la pièce cinque minuti ogni ora – metteranno in scena le ottantacinque storie dei caduti della strage raccontandole in ottantacinque luoghi diversi di Bologna.
“Rossella – racconta Sgarbi al nostro giornale – era stata in vacanza a Lido degli Estensi con un’amica. Quel giorno in stazione aveva lasciato l’amica al binario 4 per andare a prendere da bere”.
Rossella Marceddu non tornerà dalla sua amica, non tornerà a casa a Varese, non completerà gli studi per diventare assistente sociale. “Non c’erano parenti – continua Emanuela Sgarbi – che avessero tenuto rapporti con l’associazione, così ho creato il mio monologo sulla base delle poche righe scritte sul sito dell’associazione. Mi sono immaginata quali possono essere stati gli ultimi suoi istanti di vita”.
“Della strage – aggiunge – mi ricordo dov’ero e l’aria che si respirava. Io avevo 9 anni, ma ricordo il periodo e cosa pensavano i miei genitori. Quest’idea di dare voce alle vittime è stata bellissima perché di alcune delle vittime non c’è mai stata la possibilità di far venire alla luce le loro storie”.
Emanuela Sgarbi darà voce alla storia di Rossella Marceddu al minuto 33 in via Caduti di Cefalonia a Bologna.
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