“Non facciamoci scippare, AIMAG deve rimanere proprietà dei carpigiani!” Questo l’impegno che ha accomunato i tanti cittadini, i rappresentanti del “Comitato per l’acqua pubblica”, quelli di “Articolo UNO-MDP”, di “Rifondazione Comunista”, di “Possibile” e di “Sinistra Italiana” che l’altra sera si sono confrontati sul Referendum del 10 settembre.
Un confronto e un dibattito serrato e libero nel quale, pur con diversi accenti, tutti hanno convenuto di volere salvare AIMAG dall’incorporazione in HERA a cui fanno gola le attività e gli utili della nostra azienda di servizi.
Tutti concordi nel votare SI al Referendum, per mantenere la prevalenza pubblica nella proprietà di AIMAG, mantenerla nostra, di tutti i cittadini. Mantenere la proprietà significa, infatti, poterla governare e, quindi, agevolare i cittadini anche applicando tariffe più basse. Significa continuare a puntare sulla raccolta differenziata per il riuso e il riciclo dei rifiuti e non assoggettare il ciclo alle sole logiche industriali e finanziarie tipiche delle grandi multiutility quotate in borsa.
Tutti concordi su nuove e unitarie iniziative pubbliche (volantinaggi, banchetti, dibattiti) per informare i carpigiani che, impegnati nella ripresa del lavoro, il 10 settembre potrebbero dimenticare di recarsi a votare per fare valere il diritto di difendere questa loro proprietà.
Perché il referendum abbia validità, infatti, si dovrà raggiungere una percentuale di votanti superiore al 50% degli aventi diritto (tutti i residenti, anche stranieri, con più di 16 anni) e, purtroppo, ci sarà anche chi inviterà a disertare le urne per impedire ai cittadini di esprimersi.
Tutti i presenti all’incontro, convocato da “Articolo UNO-MDP”, hanno assunto l’impegno a coordinare tra loro le iniziative per far partecipare il numero più alto di cittadini carpigiani al referendum ed anche a continuare ad impegnarsi anche dopo il 10 settembre per rendere AIMAG più forte e sempre più al servizio dei cittadini.