Sono più colorate, vistose e anche più forti di quelle nostrane e, nel corso degli ultimi trent’anni, hanno colonizzato i laghetti e gli stagni dei parchi urbani modenesi. Sono le tartarughe esotiche, appartenenti alla specie della testuggine palustre dalle orecchie rosse o dalle orecchie gialle e ad altre specie affini, tutte provenienti dal Nord America, oggetto dello studio avviato in questi giorni dal dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia in accordo con il settore Ambiente del Comune di Modena. Il progetto, realizzato in particolare dagli studenti di Scienze naturali e Scienze biologiche, ha l’obiettivo di censire la popolazione di testuggini esotiche che abita i parchi cittadini, soprattutto i parchi Ferrari, della Repubblica e della Resistenza.
Come spiega il professor Luigi Sala, coordinatore della ricerca, le tartarughe dalle orecchie rosse o gialle, molto belle da vedere, sono arrivate nei parchi dopo essere state acquistate da tenere in casa e poi, una volta cresciute, liberate, per la scorretta abitudine di disfarsene, nei laghetti o anche nei fiumi e nei canali di campagna. Queste specie esotiche si adattano bene ai nostri habitat ma provocano notevoli squilibri a carico della fauna autoctona, affermandosi gradualmente nel corso degli anni a scapito della testuggine palustre nostrana un tempo assai diffusa nella pianura modenese (dove era nota con il nome dialettale di béssa o bìssa o galana) e ora ridotta a poche esigue popolazioni isolate.
Si ricorda che, proprio per limitare i danni che questa specie arreca alla fauna locale è vietato liberare la fauna esotica (come dispone l’art.8 della Legge regionale 5/2005). Chiunque abbia necessità di collocare tartarughe di questo genere può ottenere informazioni dall’Ufficio diritti animali del Comune di Modena, al numero telefonico 059 2032211 o 059 2032536.
Lo studio, che proseguirà fino all’autunno, riguarda le diverse forme (specie e sottospecie) presenti, la loro consistenza numerica e la struttura delle popolazioni (sesso ed età degli individui che la compongono), e sarà realizzato sia attraverso l’osservazione diretta da punti fissi sia con la registrazione dei dati relativi a ogni esemplare che sarà quindi misurato e censito.