A Mirandola non accennano a placarsi le polemiche sul caso della consigliera leghista Francesca Guerzoni, di cui vi abbiamo raccontato in questo articolo.
Oggi una nota della Lega Nord riferisce che l’altra notte è sbucato anche uno striscione intimidatorio in via Leopardi: «Guerzoni, te le diamo noi le truppe rosse!».
Un grave atto intimidatorio e minaccioso che, secondo la Lega Nord Bassa Modenese, sarebbe stato fomentato dalle polemiche divampate sui social nei giorni scorsi contro la consigliera.
“Queste minacce in una città come Mirandola devono essere fermamente condannate – commenta il segretario provinciale modenese Ln, Giuseppe Bettuzzi -. Il Pd ha iniziato questa campagna denigratoria, vista la povertà dei contenuti, non avendo nulla su cui attaccarci. È imbarazzante come un partito che si definisce “democratico” non abbia preso immediate le distanze da questo fatto gravissimo, di carattere discriminatorio e sessista”.
Altrettanto duro il commento del segretario leghista della Bassa Modenese, Daniele Ori: “Quello che è stato perpetrato nei confronti della nostra consigliera Francesca Guerzoni, a seguito di un suo post su Facebook, è inaccettabile. Per di più, se consideriamo che i contenuti espressi erano del tutto simili a quelli esposti da un collega di minoranza, per il quale non c’è stata alcuna critica. La mossa del Pd non è altro che una presa di posizione per eliminare chi non la pensa come loro”.
“Ci lascia perplessi che questo genere di attacco provenga proprio dal partito che propaganda le quote rosa – incalza Ori -. Esprimiamo la massima solidarietà e il nostro pieno appoggio a Francesca, che sta adempiendo il proprio mandato ascoltando le richieste reali dei cittadini. È inammissibile che un altro partito chieda le dimissioni di un consigliere legittimamente eletto. Mi preoccupa inoltre la difficoltà del segretario mirandolese del Pd nel non saper riconoscere un picchetto leghista da uno di Fn. Gli spiegheremo la differenza tra il colore verde e nero”.
Ora la Lega attende le “scuse ufficiali dal Partito Democratico per la strumentalizzazione da bar cui abbiamo assistito in questi giorni”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Mirandola Maino Benatti. “Mi auguro – scrive il primo cittadino in una nota – che da parte di tutti si abbassino i toni e ho dato immediata disposizione perché vengano rimossi tutti gli striscioni. La discussione deve tornare in Consiglio comunale, senza inutili provocazioni o minacce. La consigliera della Lega Nord, Francesca Guerzoni, ha sbagliato per tre motivi. Prima di tutto perché ha mancato di rispetto verso coloro che hanno dato la vita per la nostra e anche la sua libertà, gettando le basi per la Costituzione e la democrazia nel nostro Paese. In secondo luogo, perché ha dimostrato scarso rispetto del Consiglio comunale, istituzione nella quale è stata chiamata a lavorare per il bene della comunità. Infine, ha dimostrato poca serietà per aver dileggiato le persone che erano venute in Consiglio ad ascoltare la discussione. È dunque necessario riportare il dibattito nella sua sede opportuna, con toni e contenuti all’altezza dell’istituzione”.