Spiacevole avventura,l’altra sera a Massa Finalese, frazione di Finale Emilia, per una disabile che voleva partecipare alla sagra con la famiglia.
Lei, 43 anni di Finale Emilia, disabile e con qualche difficoltà a muoversi dopo l’ischemia che l’ha colpita due anni fa, l’altra sera era in automobile con i genitori per raggiungere l’ingresso della manifestazione quando l’auto su cui viaggiava è stata bloccata dai Vigili Urbani.
Il racconto del padre
“Mi hanno detto che non si poteva entrare per raggiunge il luogo dove abbiamo sempre parcheggiato quando siamo venuti alla sagra, sotto alla chiesa a due passi dalla manifestazione- riferisce il padre, I.P. – e mi hanno invitato ad andare a lasciare la macchina dove era consentito l’accesso, più lontano. Ho spiegato che avevo una disabile a bordo e mostrato il tesserino, ma nulla“. L’uomo argomenta che viste le condizioni della figlia, non è il caso di far scendere la ragazza, farla aspettare lì mentre lui parcheggia, e che anche accompagnata dalla sola mamma, la disabile avrebbe avuto difficoltà senza i suoi punti di riferimento. L’uomo sposta l’auto, ma anche lì non va bene, con la figlia che incomincia a innervosirsi. Anche il padre si arrabbia, parte qualche impropero e chiede se ci sono parcheggi apposta per i disabili ma niente da fare, i Vigili sono fermi e alla fine ha dovuto parcheggiare lontano. La disabile, mano per la mano con la madre, nervosa, arrabbiata, con i lacrimoni, piano piano ha dovuto percorrere l’intera strada a piedi, con tutte le difficoltà del caso.
E’ andata peggio, racconta ancora il signor I.P., ad altri amici arrivati alla sagra da un paese vicino con il figliolo in carrozzina. Loro sono riusciti a passare, attraverso lo spazio lasciato libero per i residenti tra transenne e panettoni di cemento, e a parcheggiare sotto alla chiesa, ma finita la fiera, riferisce, hanno trovato una multa.
“Che rabbia – si sfoga l’uomo – non abbiamo mai avuto problemi gli scorsi anni, all’ingresso c’erano i volontari di Protezione Civile che spostavano transenne e ci facevano entrare. Ovunque andiamo, in tutte le manifestazioni di questo tipo, mostriamo il tesserino disabili e ci garantiscono il miglior accesso possibile per non avere disagi. Invece, proprio nel mio paese succede questo“.
La storia da lunedì sera ha fatto il giro del web, su Facebook l’ha riportata Massimo, un amico della giovane coinvolta, molto arrabbiato perché proprio quella sera l’aveva vista passare nelle condizioni che vi abbiamo descritto sopra.
L’intervista al sindaco
Quanto accaduto lunedì sera a Massa Finalese è stato confermato dal sindaco di Finale Emilia, Sandro Palazzi, che spiega che gli agenti di Polizia Municipale “hanno fatto rispettare la legge. La macchina è entrata nella zona pedonale dove è vietato l’ingresso alle automobili, una zona che dopo la nuova circolare del Ministero degli Interni sul terrorismo, è strettamente sorvegliata. La macchina – riferisce il sindaco dopo che è stato informato sulla vicenda dalla Polizia Municipale – peraltro era entrata spostando transenne, modalità “dolosa” che gli agenti avrebbero anche potuto sanzionare. Potevamo fare la multa ma non ci sembrava il caso.
I Vigili hanno invitato l’uomo a uscire dall’area, invitando a parcheggiare a pochi metri di distanza. Hanno dato la possibilità non solo di far scendere il disabile a bordo, ma anche poi di rientrare nella zona interdetta per poterla poi riprendere“.
I toni? ” Da parte della Municipale, sempre nella norma, l’invito a spostarsi è stato fatto con decisione perché non poteva sostare lì. Lo stesso non si può dire del signore che ha invece alzato i toni“.
E la multa la famiglia con il disabile in carrozzina?
“La loro automobile – spiega il sindaco – si trovava sempre nella zona off limits, quando i Vigili l’hanno vista non c’era nessuno per dire di spostarla e hanno fatto la multa. Ma il fatto che ci fosse a bordo un disabile non c’entra nulla. Hanno parcheggiato dove non si doveva e hanno avuto la multa”.
Ma non era il caso di prevedere parcheggi disabili vicino all’ingresso della sagra?
Di parcheggio disabili – valuta Palazzi – c’era ampia possibilità fuori dall’area interdetta, ma se qualcuno avesse chiesto di poter entrare, scaricare e tornare avrebbe potuto ottenere questa possibilità.Peraltro qui non parliamo di disabili alla guida. C’erano altri che guidavano”.
Infine il sindaco, riferendosi al dibattito nato su Facebook, sottolinea: “Questa vicenda è stata esagerata e strumentalizzata per fare notizia, come capita sui social, si corre rischio di esporsi a questioni giuridiche, si sfiora quasi diffamazione, non è vero che a Finale Emilia un disabile non può andare dove vuole. Nessuno vuole ledere dei diritti, men che meno dei disabili”.