Il cantiere per il nuovo ponte di Bomporto stava creando problemi seri ai contadini della zona che da diversi giorni, in piena calura, non vedevano più arrivare acqua sulle loro terre. Ora però dovrebbe tutto tornare a posto, rassicura il Consorzio della Bonifica Burana che per scongiurare il rischio siccità sta realizzando diversi interventi in tutta la provincia e le aree confinanti, attraverso le derivazioni idriche del Secchia, del Panaro e del Po, per raggiungere tutti gli utenti e soddisfare così le esigenze dell’agricoltura.
Attualmente la zona più critica è appunto quella di Ravarino, dove è stato effettuato un intervento nel fiume Panaro per garantire maggiore disponibilità di acqua installando pompe all’altezza di Bomporto. Il personale del Consorzio Burana, spiega una nota dell’azienda, è intervenuto con le pompe messe a disposizione dall’Agenzia Regionale della Protezione Civile e ha fatto sì che l’acqua potesse superare l’ostacolo del cantiere presente in alveo di Panaro ed essere disponibile per le richieste irrigue.
Sempre dal fiume Panaro per l’irrigazione dell’aerale a sud di Modena si riscontrano gravissime difficoltà per la carenza della risorsa idrica, ma si sta cercando di portare ristoro alle aziende agricole locali. Quanto alla derivazione da Secchia, con difficoltà, “si è riusciti – spiega in una nota il Consorzio – a portare a termine la turnazione dell’acqua proveniente dalla derivazione della traversa di Castellarano cercando ora per ora di utilizzare al meglio la scarsa risorsa presente, turnando gli stessi agricoltori e ringraziandoli per la disponibilità dimostrata a sottoporsi a questo ulteriore sacrificio”.
Migliore al momento è la derivazione dal fiume Po che, nonostante le quote molto basse, riesce ad avere sufficiente risorsa idrica da essere prelevata e distribuita ai territori del comprensorio di pianura.