Tre lotti di prodotti alimentari derivati da uova provenienti da Germania, Belgio e Olanda, venerdì 11 agosto, sono stati sottoposti in via precauzionale a fermo cautelativo. Le province coinvolte sono state Bologna, un lotto, e Parma con due lotti. Lo rende noto un comunicato della Regione Emilia-Romagna.
“Massima collaborazione con il Ministero della Salute e Nas.
La Regione è pronta a mettere in campo tutti controlli e le azioni necessarie, a cominciare dai campionamenti che faremo partire nei prossimi giorni, per tutelare e garantire la salute dei cittadini – ha assicurato l’assessore alla sanità, Sergio Venturi -. La nostra attenzione rimarrà alta fino a quando la situazione non sarà tornata alla completa normalità. Mi pare di poter dire che, anche in questa occasione, la rete dei controlli ha funzionato”. “Le uova fresche italiane sono molto controllate e non ci sono problemi” ha aggiunto l’assessore all’agricoltura, Simona Caselli (Ansa).
Uova contaminate, cosa rischi se le mangi
Il rischio per la salute dovuto al consumo di uova contaminate“dipende dalla quantità di sostanza ingerita: se una persona adulta ne ingerisce una dose minima i rischi sono circoscritti e limitati. Solo se la percentuale è più consistente e viene assunta in modo costante nel tempo, il rischio comincia a essere reale“. Lo afferma Luciano Atzori, biologo esperto in sicurezza degli alimenti dello studio Abr, commentando il caso delle uova contaminate da un insetticida tossico, il Fipronil, vietato per l’uso in produzioni destinate al consumo.
“Ma il rischio è soggettivo – spiega all’AdnKronos Salute – I bambini o anche gli anziani sono più vulnerabili degli adulti agli effetti tossicologici. Per loro anche un’assunzione limitata nel tempo e nella quantità può causare rischi”.
Concretamente i rischi per la salute dell’uomo legati al consumo di uova contaminate con il fipronil “sono piuttosto modesti”, sottolinea il direttore generale della sicurezza alimentare del ministero della Salute, Giuseppe Ruocco, che ha predisposto un piano speciale di controlli, inviato alle Regioni, per un monitoraggio puntuale sul territorio. Anche perché “i pericoli – precisa – sono strettamente legati alla quantità di sostanza ingerita. E, per il livello di contaminazione reperito nei Paesi dove sono state trovate queste uova, considerando la quantità dei consumi abituali degli italiani, anche l’eventuale ingestione non avrebbe effetti gravi”.
Teoricamente, però, con forti dosi si possono avere effetti tossici “con problemi neurologici, vertigini, irritabilità e, in casi estremi, convulsioni”. Assolutamente teorici anche i possibili danni cronici, legati a un consumo continuativo visto che “siamo di fronte a una situazione acuta, tra l’altro in via di risoluzione”. In ogni caso, assumendo per un lungo periodo la sostanza tossica si rischiano danni ai reni e alla tiroide. (Adnkronos)