Arrivano i richiedenti asilo anche a Finale Emilia. Si tratta di un gruppo di 5 persone, tutti maschi, adulti e da tempo presenti in Italia, che verranno trasferiti in un appartamento a Massa Finalese che si trova sulla via per Mirandola. Il proprietario della casa, infatti, ha sottoscritto un contratto di affitto con Caleidos, la cooperativa che coordina il flusso di richiedenti asilo che arrivano a Modena e provincia.
Se gli arrivi – in totale ne sono previsti 278 nel giro di pochi mesi – saranno gestiti come abbiamo visto per le decine di altri richiedenti asilo che sono già presenti in diversi comuni della Bassa come Mirandola, San Felice, San Prospero, anche a Finale Emilia saranno in sordina e senza avvisare troppe persone
Questo altrove ha suscitato diverse polemiche. A Mirandola ad esempio i vicini di casa di un gruppo di richiedenti asilo in via Leopardi hanno scoperto dell’arrivo dei loro nuovi dirimpettai da un post su Facebook di una consigliera comunale leghista.
Infatti la procedura è quella dell’affitto di appartamenti su libero mercato, i contratti li firmano Caleidos, che si impegna a pagare la pigione, e il proprietario dell’appartamento che incassa il denaro. Non viene avvisato il Comune o le forze dell’ordine, almeno non in via ufficiale.
Ma quello che sta accadendo a Finale Emilia, e il fatto che non sia stato avvisato nessuno, fa già uscire fuori dai gangheri qualcuno. Mercoledì sera la riunione di maggioranza prevista per fare il punto sul Consiglio Comunale che si terrà stasera ha avuto al centro proprio la questione dell’arrivo richiedenti asilo, vissuta dal centrodestra come uno smacco e quasi come una offesa personale.
Infatti fin da subito il sindaco Sandro Palazzi ha detto chiaro e tondo il suo no a ogni ipotesi di accoglienza di profughi a Finale Emilia. Neanche il tempo per la Prefettura di convocare i sindaci della Bassa per far sapere che era venuto meno l’esonero all’accoglienza in quanto Comuni terremotati, che già da Finale Emilia si comunicava ufficialmente la propria posizione contraria.
I rapporti con la Prefettura e gli altri sindaci – che ricordavano gli obblighi imposti dallo Stato che devono essere rispettati da tutti – si sono fatti via via più tesi, tanto che Palazzi ha fatto ufficialmente sapere che no avrebbe più partecipato a nessuna riunione in Prefettura sul tema richiedenti asilo.
Così è stato, e l’autoesclusione dai percorsi decisionali su come gestire l’arrivo di queste 278 persone ha avuto come prima conseguenza, pare, proprio il mancato avviso su quello che stava intanto facendo Caleidos a Massa Finalese. Ieri sera il leghista Maurizio Boetti, presidente del consiglio comunale di Finale, scriveva urlando (sul web l’uso delle maiuscole per tutto il testo indica le urla, Ndr) su Facebook: “Caleidos. Poi fatevi i vostri viaggi. Tutto all’oscuro di chi governa”. Poi spiegava il perché di tanta indignazione: “IL FATTO GRAVE E’ CHE SIAMO VENUTI A CONOSCENZA DI CIO’ NON DA COMUNICAZIONE PREFETTURA ( E QUI SI PUO’ APRIRE UN DIBATTITO ALL’INFINITO) E NON DALL’UNIONE COMUNI AREA NORD MA SEMPLICEMENTE DA UNA DENUNCIA TARI E GLI UFFICI SI SONO BEN GUARDATI DI SEGNALARE CIO’ ALL’AMMINISTRAZIONE”
Come detto, il tema è stato dibattuto nelle ore successive nella riunione di maggioranza, dove si è cercato di capire quali fossero le possibilità istituzionali di muoversi per ribadire il proprio no. In campo anche l’ipotesi già sperimentata poco lontano, nel ferrarese, dove la sindaca Pd di Codigoro ha preso di mira chi affitta le proprie case alle cooperative che gestiscono i migranti minacciando ispezioni e un aumento delle tasse locali.
Si farà lo stesso anche a Finale Emilia? O prevarrà il modello Gorino con le barricate vere e proprie?
All’ipotesi piazza pare più propensa, rispetto agli altri partiti di maggioranza, la la Lega Nord, che qui è al governo della città e che teme di farsi sorpassare a destra da Forza Nuova come è accaduto a Mirandola.
Staremo a vedere.
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